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Coronavirus, documento segreto: in Gran Bretagna durerà un anno, 8 milioni in ospedale

Mondo

Il Guardian ha svelato un rapporto riservato redatto dal Public Health England e destinato ai responsabili del servizio sanitario nazionale britannico. Gli esperti si aspettano che il virus circoli fino alla primavera 2021 e che un 80% della popolazione venga contagiata

In Gran Bretagna l’epidemia di coronavirus durerà un anno, fino alla primavera del 2021, e potrebbe portare a 7,9 milioni di persone ricoverate negli ospedali. Sono queste le previsioni contenute in un documento segreto, svelato dal Guardian, redatto dal Public Health England e destinato ai responsabili del servizio sanitario nazionale britannico (Nhs). Gli esperti che hanno firmato il rapporto dicono di aspettarsi nel Regno Unito un 80% della popolazione contagiata. Nel Paese, secondo il bollettino del 15 marzo del ministero della Sanità, i contagiati sono 1.373 e i decessi 35 (AGGIORNAMENTI - SPECIALE - MAPPA E GRAFICI DEL CONTAGIO - LE MISURE DEL GOVERNO ITALIANO).

Il documento: 80% di cittadini infettati

Secondo il giornale, è la prima volta che i funzionari sanitari che lavorano per contrastare il virus hanno ammesso che si aspettano che circoli per altri 12 mesi e che porterà a un enorme ulteriore sforzo sul sistema sanitario già sotto tensione. Il professore Chris Whitty, chief medical officer britannico e consigliere di riferimento del governo del premier Boris Johnson, ha ripetutamente evocato una battaglia di lunga durata - nel Regno e in tutto il mondo - ma senza per ora indicare pubblicamente scadenze. Ha invece parlato di un 80% di cittadini infettati sull'isola come dello "scenario peggiore" possibile e ha spiegato di confidare, alla fine, in un quota di contagi meno elevata grazie all'adozione di misure graduali per contenere, frenare e mitigare la pandemia. Il documento riservato, però, sembra invece indicare l'aspettativa limite come un epilogo realistico.

La pressione sul servizio sanitario

Il rapporto, poi, invita i medici dell'Nhs a prepararsi concretamente alla prospettiva che "il 15% dei contagiati (ossia 7,9 milioni di persone) possa aver bisogno del ricovero in ospedale" nel Paese nel corso dei prossimi 12 mesi. Il documento sottolinea che il servizio sanitario non può far fronte nemmeno al numero di persone con sintomi che devono essere sottoposte a test perché i laboratori sono "sottoposti a forti pressioni della domanda". Da ora in poi verranno testati solo i malati molto gravi che sono già in ospedale e le persone nelle case di cura e nelle carceri in cui è stato rilevato il coronavirus. Anche il personale del Servizio sanitario nazionale non sarà sottoposto a tampone, nonostante il ruolo chiave e il rischio che trasmettano il virus ai pazienti. Una figura di alto livello del Ssn, secondo il Guardian, avrebbe affermato che un tasso di contagio dell'80% potrebbe portare alla morte di oltre mezzo milione di persone. Se il tasso di mortalità risulta essere l'1% che molti esperti ritengono, ciò significherebbe 531.100 decessi. Ma se l'insistenza di Whitty sul fatto che il tasso sarà più vicino allo 0,6% si dimostrerà accurata, ciò implicherebbe la morte di 318.660 persone.

Le misure

Il testo è arrivato nelle ore in cui Matt Hancock, ministro della Sanità del governo Johnson (accusato da più parti d'aver seguito finora una strategia attendista e avventata), ha confermato l'intenzione di far scattare entro poco più d'un mese - nell'ambito di un pacchetto legislativo d'emergenza da varare questa settimana - una quarantena generalizzata fino a 4 mesi in casa per tutti gli ultrasettantenni del Paese. Inoltre s'ipotizza nel giro di uno o due settimane lo stop a tutti gli eventi pubblici con più di 500 persone anche oltre Manica, chiusure di pub e ristoranti, il rientro in servizio di medici e infermieri in pensione, la requisizione governativa di hotel vuoti per scopi ospedalieri, la riconversione industriale – inclusi gli impianti automobilistici, come già discusso dal primo ministro con alcuni dirigenti d'azienda - per l'aumento della produzione di ventilatori e attrezzature mediche.

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