L’architetto 30 enne di Vigonza (Padova) era scomparso nel Paese africano il 15 dicembre 2018 insieme a Edith Blais. I due sono riusciti a fuggire dai loro sequestratori in Mali e hanno fermato un'auto che li ha condotti alla più vicina base dei caschi blu dell'Onu
Luca Tacchetto e la compagna Edith Blais, rapiti in Burkina Faso nel 2018, sono riusciti a fuggire dai loro sequestratori a Kidal in Mali e hanno fermato un'auto che li ha condotti alla più vicina base dei caschi blu dell'Onu. E' la ricostruzione fatta dal capo della missione Onu Minusma, nel Mali, Mahamat Saleh Annadif, in base ad alcune informazioni preliminari. I due giovani, vestiti da tuareg, "sono sicuramente riusciti a fuggire, sono stati prelevati da un veicolo civile che li ha portati al campo di Minusma", ha detto il capo della missione Mahamat Saleh Annadif. Sono in corso contatti tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il suo collega canadese, Francois-Philippe Champagne. L'operazione è stata seguita anche dall'Unità di Crisi della Farnesina.
Sindaco di Vigonza: "Siamo tutti emozionati"
"Non ho ancora ricevuto notizie ufficiali, ma in paese siamo tutti emozionati e pronti a scoppiare di gioia". Lo ha detto Innocente Marangon, sindaco di Vigonza, sulla liberazione di Luca Tacchetto ed Edith Blais. Marangon parla con la voce rotta dall'emozione: "Se la notizia è vera siamo contentissimi, ma non potremo festeggiare perché dobbiamo restare a casa. La notizia mi è arrivata via chat da un amico, poi è partito il tam tam e sono stato subissato di chiamate; ho provato a sentire il papà di Luca ma non mi risponde, forse è già in viaggio per andare a recuperare il figlio".