Francesco, nell'introduzione della messa a Santa Marta e nel settimo anniversario della sua elezione a Pontefice, ha pregato perché i pastori “non lascino solo il Santo popolo fedele di Dio” e scelgano “i migliori mezzi per aiutare” in quest’emergenza
I pastori “non lascino solo il Santo popolo fedele di Dio”, senza Parola, sacramenti e preghiera. È questo l’appello di Papa Francesco, nell'introduzione della messa a Santa Marta. Nel settimo anniversario della sua elezione a Pontefice (SPECIALE), Bergoglio ha esortato i vescovi a valutare bene che cosa fare in questa crisi legata al coronavirus, perché - ha detto - “le misure drastiche non sempre sono buone” (GLI AGGIORNAMENTI – LO SPECIALE – MAPPA E GRAFICI DEL CONTAGIO).
Il Papa: “Le misure drastiche non sempre sono buone”
Nell’introduzione della Messa, Francesco ha esordito: “In questi giorni ci uniamo agli ammalati e alle famiglie che soffrono questa pandemia”. Poi ha aggiunto: “Vorrei anche pregare oggi per i pastori che devono accompagnare il popolo di Dio in questa crisi. Il Signore gli dia la forza e anche la capacità di scegliere i migliori mezzi per aiutare. Le misure drastiche non sempre sono buone. Per questo preghiamo perché lo Spirito Santo dia ai pastori la capacità del discernimento pastorale affinché provvedano misure che non lascino da solo il Santo popolo fedele di Dio. Il popolo di Dio si senta accompagnato dai pastori e dal conforto della Parola, dei sacramenti e della preghiera”.