Notizie false sul Coronavirus, i miti su prevenzione e cura smentiti dal New York Times

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Bere molta acqua, radersi la barba, mangiare aglio. In un articolo, in collaborazione con Associated Press, vengono smascherate diverse fake news circolate nelle ultime settimane per evitare o combattere il Covid-19

Notizie false e fuorvianti sul Coronavirus (AGGIORNAMENTI). Il New York Times, in un articolo in collaborazione con Associated Press, passa in rassegna le fake news sull’emergenza sanitaria, citando anche l’Oms che ha definito la situazione “un’infodemia”. Il neologismo è già finito, tra l’altro sul sito di Treccani, che definisce l’infodemia “circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili”. Ma ecco quali sono le notizie false più ricorrenti circolate sull’emergenza Covid-19 (LO SPECIALE - ANTIVIRUS: L'ITALIA CHE RESISTE - LE TAPPE).

Radersi la barba non protegge dal Coronavirus

Negli Stati Uniti è circolata un’infografica del Cdc, centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, che raccomandava agli uomini di radersi la barba per proteggersi dal Coronavirus. Ma il Cdc non ha pubblicato questa grafica in relazione alla prevenzione del Covid-19. Si tratta di una pubblicazione del 2017 che come ha spiegato all’Associated Press, Tom Skinner, un portavoce del Cdc, “è destinata a lavoratori che indossano respiratori per protezione”.

Bere molta acqua non evita il contagio dal Coronavirus

Non è vero che bere un sorso d’acqua ogni 15 minuti protegga dal contagio. A smentire questa fake news, nell'articolo del Nyt, è William Schaffner, esperto di malattie infettive della Vanderbilt University. “Raccomandiamo sempre di assumere liquidi frequentemente e mantenere umide le mucose - ha spiegato Schaffner - ciò ti fa sentire meglio, ma non vi è alcuna chiara indicazione che ciò protegga dal virus”

L'aglio non protegge dal nuovo Coronavirus

Smentito anche un altro falso mito circolato in queste settimane che riguarda un alimento spesso citato in questi casi: l’aglio. “L'aglio è un alimento sano - fa sapere l’Oms  - che può avere alcune proprietà antimicrobiche. Tuttavia, non ci sono prove che il consumo di aglio abbia protetto le persone dal nuovo Coronavirus”.

Non bere diossido di cloro

Ancora negli Usa, la Fda, Food and Drug administrastion, l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha messo in guardia da alcuni falsi rimedi contro il Coronavirus che si erano diffusi soprattutto sui social media. Fda ha sconsigliato categoricamente di bere il diossido di cloro e prodotti correlati come la MMS, Miracle Mineral Solution, un detergente americano a base di candeggina, avvertendo che potrebbero causare nausea, vomito, diarrea e sintomi di grave disidratazione.

Le mascherine da sole non proteggono dal Coronavirus

Il Nyt si sofferma anche sulle mascherine mediche. “Da sole - spiega il quotidiano americano - non possono proteggere contro l'infezione dal nuovo coronavirus”. L'Oms ha suggerito che le maschere dovrebbero essere indossate da coloro che mostrano sintomi di tosse e difficoltà respiratorie, in modo da non diffondere la malattia ad altri. Non ci sono prove che le maschere proteggano le persone che non sono malate.

La falsa correlazione fra Coronavirus e fibrosi dei polmoni

Gli esperti dicono inoltre che non ci sono prove che il nuovo virus causi fibrosi dei polmoni. Robert Legare Atmar, specialista in malattie infettive del Baylor College of Medicine, ha affermato che il virus nei casi più gravi può causare polmonite, sindrome respiratoria grave o insufficienza renale, ma non fibrosi.

Il falso rimedio dell'argento colloidale

La soluzione di argento colloidale non ha benefici noti nel corpo quando viene ingerita, secondo i funzionari del National Center for Complementary and Integrative Health, un'agenzia federale americana di ricerca scientifica. L'argento colloidale è costituito da particelle d'argento sospese in un liquido. La soluzione liquida viene spesso descritta come utile a rafforzare il sistema immunitario e curare le malattie e anche nel caso del Coronavirus è saltato fuori l’argento colloidale come presunto rimedio. La Fda ha però intrapreso un'azione contro le aziende che promuovono prodotti d'argento colloidale con affermazioni fuorvianti.

Le indicazioni sui detergenti

Ha fatto anche discutere negli Stati Uniti un’indicazione contenuta in alcuni detergenti di un marchio di prodotti per la pulizia e la disinfezione. Varie etichette di questi prodotti dichiarano che disinfettano contro il "coronavirus umano”, ma l’indicazione non è un riferimento specifico al nuovo coronavirus emerso in Cina a dicembre. L'attuale virus - spiega il Nyt - fa parte di una vasta famiglia di virus che può variare dal comune raffreddore alla Sars. Secondo il sito web dell'azienda, loro specifici prodotti hanno dimostrato di essere efficaci contro virus simili a 2019-nCoV su superfici dure e non porose.

Il falso video sui sintomi del nuovo Coronavirus

Alla fine di gennaio, un video è circolato su Facebook con una didascalia in cui si dice che un uomo su un treno in Cina ha iniziato a vomitare sangue dopo essere stato infettato dal nuovo Coronavirus. Il video in realtà era stato pubblicato un anno prima e l’uomo nel filmato era affetto da un cancro al fegato. I sintomi di Covid-19 possono includere febbre, tosse e difficoltà respiratorie.

Non è vero che il Coronavirus modifica il colore del sangue

L’articolo del Nyt infine spiega il corto circuito mediatico che è avvenuto di fronte a un video diffuso sui social, soprattutto su TikTok. Nel filmato, un uomo che affermava di essere uno scienziato e diceva stesse campionando sangue per il nuovo coronavirus ha mostrato due campioni. In una provetta, ha detto l’uomo, il sangue sembrava "rosso vivo, sano e chiaro”, mentre nell’altro campione, di quello che viene descritto come "paziente zero”, il sangue appariva viola. Il creatore del post ha detto che il video è stato pubblicato con l’intenzione di far satira.

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