
César (gli Oscar francesi), premio a Polanski: proteste in sala e per strada. FOTO
Caos per la consegna degli Oscar francesi. All’esterno manifestazioni degli attivisti contro l’autore di “J’accuse”. Al momento dell’annuncio del riconoscimento come miglior regista, grida e fischi in sala mentre Adele Haenel e Céline Sciamma sono uscite - VIDEO

Finisce con una premiazione shock la cerimonia della consegna dei César, gli Oscar francesi, profondamente segnati dalla polemica contro Roman Polanski, regista di “J’accuse". Assente alla serata, accusato di violenze sessuali, ha vinto il premio come miglior regista. Grida e fischi hanno accolto la premiazione, mentre Adele Haenel e Céline Sciamma hanno abbandonato la sala. All’esterno i manifestanti hanno protestato per ore
Roman Polanski, nuova accusa di stupro
Già dal tardo pomeriggio ci sono state tensioni e scontri a Parigi fra manifestanti e polizia, vicino alla Salle Pleyel, dove si svolgeva la serata dei César
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Gruppi di manifestanti con fumogeni accesi in mano hanno tentato di avvicinarsi agli ingressi della sala, protetti da agenti e barriere metalliche, gridando slogan contro Roman Polanski
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A Polanski è andato il premio per la miglior regia. Vista la sua assenza in sala, la statuetta è stata ritirata per lui dall’attrice Emmanuelle Bercot

Ma il riconoscimento a Polanski ha suscitato momenti di forte tensione all'interno del teatro parigino, con l’attrice Adèle Haenel che ha abbandonato la sala al grido di “Vergogna!”, in riferimento alle accuse di stupro e aggressioni sessuali che pesano sul regista franco-polacco

Dietro di lei, anche la regista del film, Celine Sciamma

Intanto fuori le proteste sono continuate contro il regista, assente in sala come tutta la produzione del film "J'accuse" e gli interpreti

Le manifestanti, molte di un gruppo di attiviste femministe, hanno fatto anche una danza ispirata al gruppo cileno femminista “Las Tesis”. Sono state respinte dalla polizia

In sala tutte le 4 ore di cerimonia sono trascorse fra silenzi e battute della presentatrice Florence Foresti e dei vari vip dello spettacolo chiamati sul palco a consegnare i premi

Prima della cerimonia, fuori dalla Salle Pleyel di Parigi si sono radunate un centinaio di persone per contestare il record di 12 nomination al film di Polanski, diventato ormai un bersaglio della contestazione delle donne in Francia

Il regista franco-polacco, 86 anni, è da anni ricercato dalla giustizia americana nell'ambito di un procedimento per corruzione di minorenne cominciato nel 1977

Di recente, lo stesso Polanski è stato oggetto di nuove accuse di violenze sessuali da parte della fotografa francese Valentine Monnier, che sostiene di essere stata da lui picchiata e violentata nel 1975 in Svizzera quando aveva 18 anni

Come lei, altre donne hanno accusato Polanski di violenze negli ultimi anni per fatti che sono risultati tutti prescritti

Bersagliato dalle accuse, Polanski ha fatto sapere alla vigilia della cerimonia che non sarebbe stato presente. Dopo di lui, tutta la produzione e il cast del film ha deciso di non essere presente

Le nomination avevano già scosso fin nel profondo il mondo del cinema francese, tanto che l'intera direzione del premio César, gli Oscar francesi, aveva dovuto rassegnare le dimissioni

All'annuncio del premio per la miglior regia gli occhi di tutti sono andati verso Adele Haenel, l'attrice protagonista de "La jeune fille en feu". Lei, diventata il simbolo della protesta del nuovo cinema francese del dopo #meetoo dopo aver denunciato le molestie del regista Christophe Ruggia quando era una adolescente, si è alzata ed ha lasciato la sala gridando indignata
