La 22enne ha firmato con il Villa San Carlos ed è in attesa del via libera definitivo dell’Argentine Soccer Federation: “Siamo ancora il gruppo sociale che soffre di più a causa delle discriminazioni. Abbiamo bisogno di opportunità, di possibilità come tutti gli altri”
Le discriminazioni, la decisione difficile del cambiamento di sesso, la passione per il calcio trasformata in professione. La 22enne Mara Gomez è la prima calciatrice transgender ad aver firmato con un club della Primera División argentina, il Villa San Carlos, ed è ora in attesa del via libera dell’Argentine Soccer Federation per giocare. Una decisione che segnerebbe un momento storico, in uno dei Paesi del mondo in cui il calcio è lo sport più seguito: “Siamo persone anche noi - ha detto Gomez - abbiamo bisogno di opportunità, di possibilità come tutti di lavorare e studiare. Siamo ancora il gruppo sociale che soffre di più a causa delle discriminazioni” (USA: CAUSA CONTRO TRANS IN SPORT FEMMINILI).
“La società deve iniziare a vederci”
Gomez, riporta il New York Times, ha raccontato che aveva 13 anni quando ha detto alla madre che avrebbe cambiato sesso: “Voglio essere una donna e se non lo accetti me ne andrò di casa”. La madre non ha avuto problemi a rispettare la sua decisione, ma la 22enne ha spiegato che comunque “all’inizio è stato molto difficile, venivo esclusa e discriminata nel mondo del calcio. Per questo l’ho abbandonato fino ai 18 anni”. Poi, dopo aver cambiato sesso, “con la mia nuova carta d’identità, un documento che corrispondeva all’identità che io sentivo mia, ho trovato la forza di essere ciò che ero e che volevo essere”. “Abbiamo un’aspettativa di vita di 35 anni - ha detto ancora Gomez - perché veniamo uccise o ci ammaliamo o a causa di molte altre cose. Vogliamo essere riconosciute dalla società, devono iniziare a vederci”.
Il supporto della squadra
La 22enne racconta che un ruolo determinante nel suo percorso l’ha avuto la squadra in cui giocava prima di firmare con il Villa San Carlos: “Se loro avevano accettato che io giocassi con loro, non mi importava di cosa potessero dire gli avversari e se ci fossero delle lamentele. Loro mi hanno sempre difesa”.
La madre: “Non si dovrebbe abbandonare un bambino perché vuole cambiare se stesso”
Carolina Cardozo, la mamma della 22enne, ha spiegato che all’inizio non è stato facile: “Come madre non ero molto contenta, sul momento ero sconvolta. Ma se Dio mi ha mandato una figlia immagino sia per crescerla, amarla e supportarla in ogni modo. Non si dovrebbe abbandonare un bambino perché vuole cambiare se stesso”.
L’allenatore: “Ho almeno 5 o 6 giocatrici più forti di lei”
Per quanto riguarda le caratteristiche fisiche di Mara Gomez, l’allenatore del Villa San Carlos Juan Cruz Vitale ha spiegato: “È veloce e ha un buon tiro. Ma se parliamo di forza, ho almeno cinque o sei giocatrici più forti di lei. In questo senso, non vedo alcun vantaggio per lei”.