Si discuterà sul ricorso contro la detenzione di 15 giorni decisa l'8 febbraio. Se sarà accolto, Patrick verrà scarcerato. Intanto i genitori hanno potuto vederlo
Si discuterà il 15 febbraio il ricorso dei legali di Patrick Zaki contro la detenzione di 15 giorni decisa l'8 febbraio. Se questo ricorso sarà accolto, il ragazzo verrà scarcerato. Se invece il ricorso verrà rigettato resta fissata l'udienza del 22 febbraio in cui i giudici decideranno se prorogare o meno la custodia cautelare di altri 15 giorni, motivando la decisione con ulteriori indagini sul caso. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, commenta: "Questa data intermedia ci conferma che sono giorni cruciali in cui l'Italia può fare la differenza". Lo studente 27enne si trova in carcere dall’8 febbraio scorso dopo essere tornato da Bologna, dove stava seguendo un master. La sua famiglia sostiene che sia stato picchiato e torturato per conoscere “i suoi legami con l'Italia e con la famiglia di Giulio Regeni”. Patrick è accusato di 'rovesciamento del regime al potere' e rischia l’ergastolo.
Patrick trasferito, la famiglia lo vede per meno di un minuto
Intanto oggi il ragazzo è stato trasferito dalla stazione di Polizia di Mansura-2 a un'altra stazione, Talkha, a breve distanza. Ne dà notizia l'ong Eipr. La famiglia e i legali di Eipr hanno potuto visitarlo nel pomeriggio per meno di un minuto. E' in condizioni di detenzione "meno favorevoli" rispetto all'altro luogo - riferisce la Ong - ma "non è stato maltrattato".