Il presidente dell'Assemblea nazionale venezuelana, è rientrato in Venezuela, dopo un tour internazionale per riprendere le pressioni sul presidente socialista Nicolas Maduro. Folla di sostenitori all'aeroporto di Caracas
Il leader dell'opposizione venezuelana Juan Guaidò è tornato in Venezuela dopo 23 giorni di un viaggio in diversi paesi del mondo, un viaggio compiuto ignorando il divieto ad espatriare imposto dal presidente Nicolas Maduro. Guaidò, che aveva annunciato il suo rientro su Twitter, è stato salutato da una folla di sostenitori al suo arrivo da Lisbona all'aeroporto di Caracas.
"Torno assumendomi i rischi"
“La nostra agenda internazionale ci ha permesso di spiegare al mondo la minaccia che rappresenta la dittatura”, aveva detto Guaidò in un video diffuso sui suoi canali social. “Torneremo assumendoci i rischi, come tutti quelli che lottano. Dobbiamo unirci come mai prima per continuare la mobilitazione popolare dentro e fuori il Venezuela”, ha affermato l’autoproclamato presidente ad interim.
Il tour internazionale
Il tour di Guaidò è iniziato il 19 gennaio. Ha visitato la Colombia, diversi Paesi europei, il Canada e gli Stati Uniti, dove è stato ricevuto dal presidente Donald Trump, che ha promesso di "schiacciare" la "tirannia" di Maduro.
Appena toccato il suolo venezuelano Guaidò, via Twitter, ha sostenuto che "porto l'impegno del mondo libero, disposto ad aiutarci a recuperare la democrazia e la libertà". Comincia, ha aggiunto, "una nuova fase che non ammetterà passi indietro e che ha bisogno di tutti noi facendo quello che dobbiamo fare". Oggi più che mai, ha concluso, "abbiamo bisogno di unità, fiducia e disciplina".