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Coronavirus, la testimonianza da Wuhan: ospedali riforniti di test, i casi aumenteranno

Mondo

Un infermiere italiano e un medico cinese hanno raccontato al sito Medical Facts, diretto da Roberto Burioni, la condizione delle strutture sanitarie nella metropoli epicentro dell’epidemia

A Wuhan, la metropoli cinese epicentro dell’epidemia di coronavirus, gli ospedali hanno fatto rifornimento di test per individuare gli eventuali contagiati, motivo per cui il numero dei nuovi casi è destinato a salire nei prossimi giorni. Lo hanno spiegato da Wuhan Francesco Barbero e Xiaowei Yan, rispettivamente infermiere di area critica e medico d’emergenza, che hanno portato la loro testimonianza a Medical Facts, il magazine di informazione scientifica diretto dal medico e divulgatore Roberto Burioni. (LO SPECIALE CORONAVIRUS - GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI - LE PRIME FOTO DEL VIRUS ISOLATO IN LABORATORIO - I PAZIENTI GUARITI E DIMESSI - LE RICERCATRICI ITALIANE CHE HANNO ISOLATO IL VIRUS)

Ospedali pieni

“Qui a Wuhan le code davanti alle fever clinics sono tornate ad allungarsi, ma solo perché gli ospedali hanno finalmente fatto rifornimento dei test. Quando vedrete le curve dei nuovi casi crescere, tenete a mente le nostre parole”, scrivono Barbero e Xiaowei Yan nel loro racconto. Che prosegue poi descrivendo la condizione delle strutture sanitarie della metropoli, che stanno tentando di gestire l’emergenza: “I pronto soccorso sono ormai lazzaretti senza speranza: ancora più pazienti critici sostano nei corridoi, in attesa che si liberi un posto letto in terapia intensiva - continuano l’infermiere e il medico -. A complicare ulteriormente le cose, sembra che i piccoli ospedali stiano iniziando a rifiutare nuove ammissioni, indirizzando i pazienti verso gli ospedali universitari. Lamentano di non ricevere rifornimenti da giorni e, soprattutto, di non avere neanche più un posto libero”.

Precauzioni nei condomini

La testimonianza dei due sanitari si addentra anche in scene di vita quotidiana. Per esempio, l’installazione nel condominio del bidone dove gettare le mascherine usate. O ancora il controllo della temperatura in entrata e uscita per tutti i residenti del palazzo in cui sono stati riscontrati casi di coronavirus.

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