Secondo il governo, il bilancio dell'attacco avvenuto il 9 gennaio è stato di 89 militari deceduti, oltre a 77 terroristi uccisi. L'atto terroristico è avvenuto circa un mese dopo quello al campo di Inates, che ha provocato la morte di 71 soldati
La "costola" dell'Isis nella provincia dell'Africa occidentale, l'Iswap, ha rivendicato l'attacco a una base militare a Chinagodrar, in Niger, vicino al confine con il Mali, avvenuto il 9 gennaio. Lo riferisce Site, il sito che monitora le attività jihadiste sul web, aggiungendo che lo Stato islamico reclama di aver ucciso, in quell'attacco, "100 persone". Secondo il governo di Niamey, il bilancio è stato di 89 militari e 77 terroristi uccisi.
A dicembre un altro grave attentato
Per compiere l’attentato gli assalitori "sono giunti a bordo di diversi veicoli e di motociclette", aveva spiegato in un comunicato il ministero della Difesa del Niger. Per rispondere all’attacco l’esercito ha utilizzato anche l'aviazione e “la collaborazione con i nostri partner”, aveva spiegato il ministero, “ha permesso di compiere dei raid e di mettere in fuga il nemico verso il nostro confine" con il Mali. L’attacco è avvenuto un mese dopo quello al campo di Inates, avvenuto il 10 dicembre, che secondo il bilancio dell’esercito del Niger ha provocato la morte di 71 militari e il ferimento di altri 12.