Sul luogo dell'attacco iraniano, ma la distanza dalla base USA è enorme. E la città sta con gli americani e contro Teheran
L'inviato di Sky TG24 Jacopo Arbarello a Erbil, dove sono caduti i missili iraniani che avrebbero dovuto colpire la base americana, mancando l'obiettivo non di qualche metro, ma di diversi chilometri.
Riprese vietate
Il luogo è piantonato da militari peshmerga che impediscono di riprendere con le telecamere il punto esatto dove sono caduti gli ordigni. La distanza tra il "target" - la base USA - e il luogo dell'impatto dei missili è molto ampia, non si sa per imperizia o per volontà politica. Il compound risulta inaccessibile alle riprese e si può filmare solo da lontano, mentre le attività dei soldati, compresi quelli italiani, sono sospese.
La città è con Trump
Nella città di Erbil la vita prosegue tranquilla, senza la presenza di presidi militari, quel che emerge è da un lato la minimizzazione dell'attacco iraniano e, dall'altra, la gratitudine per l'imepgno dei soldati della coalizione, con parole di affetto in particolare per quelli italiani.