Si chiamava Ani Guibahi Laurent Barthe'le'my. La notizia in una nota del ministero dei Trasporti ivoriano, dopo la conferma della famiglia
Aveva solo 14 anni, si chiamava Ani Guibahi Laurent Barthe'le'my: il ragazzino trovato morto nel vano del carrello di un aereo atterrato a Parigi era nato in un quartiere popoloso di Abidjan, la città ivoriana dalla quale il volo era decollato, nel tentativo di arrivare in Europa. Sono state proprio le autorità ivoriane a identificarlo, dopo aver visionato le telecamere di sorveglianza dell'aeroporto, e c’è la conferma dei genitori, si apprende da un comunicato del ministero dei Trasporti, che fa sapere anche che il piccolo era “nato il 5 febbraio 2005” ed era un “alunno di IV classe”.
Il viaggio della disperazione
Il piccolo è arrivato morto allo scalo parigino di Roissy Charles de Gaulle dopo una notte in volo senza ossigeno e a 50 gradi sottozero. Secondo quanto finora ricostruito, è riuscito a penetrare in una breccia nella sicurezza dell'aeroporto ivoriano, si è arrampicato sulle ruote del carrello, infilandosi nell'alloggiamento dove poi il carrello stesso viene ritirato dopo il decollo. Mancavano pochi minuti alle 23, l'aereo si stava preparando al decollo.
Il ministro ivoriano Amadou Koné ha spiegato al quotidiano Fraternité Matin, che in un video "si intravede una persona vestita con una t-shirt. Pensiamo che sia entrato nel perimetro dell'aeroporto scavalcando un muro. Poi, si è nascosto nel verde e si è aggrappato al carrello dell'aereo al momento del volo". Il governo della Costa d'Avorio ha assicurato di aver "intrapreso misure di rafforzamento" dei "dispositivi di sicurezza nello spazio aeroportuale".