Dopo una serie di omicidi nelle prigioni legati alle “maras”, le gang criminali presenti nel Paese centroamericano, il presidente Juan Orlando Hernandez aveva ordinato a polizia e militari di assumere il controllo completo delle strutture detentive
Sono almeno 34 le vittime degli scontri scoppiati nelle carceri dell’Honduras nel corso del fine settimana, in almeno due episodi distinti a El Porvenir e Tela. Lo scorso 17 dicembre, dopo una serie di omicidi nelle strutture detentive legati alle “maras”, le gang criminali presenti nel Paese dell’America Centrale, il presidente Juan Orlando Hernandez aveva dichiarato lo stato di emergenza nelle prigioni del Paese, dove sono detenute oltre 21mila persone, ordinando alla polizia e ai militari di assumerne il controllo completo.
Due massacri nel weekend
Al momento, le forze dell’ordine stanno cercando di riportare la situazione sotto controllo dopo i due episodi del fine settimana. Domenica pomeriggio, come riporta la Bbc, almeno 16 persone sono morte durante uno scontro tra detenuti nel carcere di El Porvenir, 60 chilometri a Est della capitale Tegucigalpa. Secondo i media locali, che citano il tenente José Coello, negli scontri sono stati utilizzati “una pistola, un coltello e un machete” e ci sarebbero anche due feriti. Poche ore prima, nella notte tra venerdì e sabato, un altro scontro aveva lasciato 18 morti e 16 feriti nella prigione della città portuale di Tela, a 200 chilometri a Nord-ovest di Tegucigalpa.