France Télécom, suicidi tra i dipendenti: condannato l’ex ad. "Fu mobbing istituzionale"

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Foto: Archivio Ansa

L’ex dirigente Didier Lombard dovrà scontare un anno di carcere, di cui otto mesi con la condizionale, dopo la condanna per mobbing "morale e istituzionale". Il processo è legato all’ondata di lavoratori che tra il 2007 e il 2009 si tolsero la vita

Un anno di carcere di cui otto mesi con la condizionale e 15mila euro di multa. Questa la condanna che l’ex amministratore delegato di France Télécom, Didier Lombard, dovrà scontare per mobbing "morale e istituzionale". Il processo è quello legato all'ondata di suicidi dei dipendenti che dieci anni fa scosse il colosso francese. Stessa pena anche al suo ex vice Louis-Pierre Wenes e al direttore delle risorse umane dell'azienda, Olivier Barberot. Inoltre, France Télécom dovrà pagare una multa di 75mila euro per aver messo in atto politiche di riduzione "a oltranza" del personale nel periodo 2007-2008. Lombard ha annunciato che presenterà ricorso contro la condanna. "È un errore di lettura totale della legge, un ragionamento politico", ha detto l'avvocato dell'ex ad.

Lombard diffuse un clima nocivo di molestie "morali e istituzionali"

La sentenza nei confronti di France Télécom e dei suoi dirigenti è arrivata dopo che il tribunale ha analizzato i casi di 39 parti civili, alcune legate a 19 persone che si sono suicidate. Secondo i giudici, tra il 2007 e il 2008, dai vertici del gruppo si diffuse un clima nocivo di molestie "morali e istituzionali". Nello specifico, tra il 2007 e il 2010 l'azienda ha messo in pratica i piani "Next" e "Act", con l'obiettivo di riorganizzare France Télécom in tre anni. Durante questo periodo, però, 35 dipendenti dell'ex gigante delle telecomunicazioni di proprietà statale si sono suicidati, mentre i manager hanno intrapreso un vasto piano di ristrutturazione che prevedeva il taglio di 22mila posti di lavoro, quasi uno su cinque. Suicidi che hanno portato alla richiesta di azioni contro le "molestie morali" da parte dei capi, accusati di concentrarsi sulla linea di fondo a spese del benessere dei dipendenti. Gli stessi giudici, tuttavia, non hanno stabilito alcun legame diretto tra gli autori e le vittime.

Didier Lombard nega ogni responsabilità

Didier Lombard ha sempre negato le responsabilità della direzione per le morti, nonostante, rivolto ai dirigenti, nel 2006, avesse detto loro che avrebbe "indotto le persone a uscire in un modo o nell'altro, attraverso la finestra o la porta". "Le trasformazioni che un'azienda deve affrontare non sono piacevoli, è così, non c'è nient'altro che avrei potuto fare", aveva detto Lombard alla Corte. Una nozione, quella del mobbing morale e istituzionale, che con questa sentenza entra per la prima volta a far parte della giurisprudenza francese.

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