Francia, sciopero contro le pensioni: ottavo giorno di protesta, Parigi paralizzata

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Alta tensione dopo la presentazione della riforma, che non piace ai cittadini. I sindacati minacciano una mobilitazione no-stop anche durante le feste natalizie. Nuovo sciopero generale il 17 dicembre. Oltre 400 km di traffico nell'Ile de France

“Nessuna tregua per Natale”. Pugno duro dei sindacati francesi, anche quelli riformisti che finora si erano astenuti, contro la riforma delle pensioni presentata dal premier Edouard Philippe. L'età "perno", i 64 anni per andare in pensione a tasso pieno, "sono la linea rossa". E il governo l'ha oltrepassata. Il governo vuole infatti fissare - all'orizzonte 2027 – l’innalzamento dell’età pensionabile a tasso pieno dagli attuali 62 anni ai 64. In pratica, vuole mettere a punto un sistema di bonus-malus in cui si può cessare la propria occupazione a 62 anni ma senza tasso pieno, oppure si può restare fino a 67 accumulando ancora di più. La soglia dei 64 anni diventa dunque il perno del sistema.

Sindacati sul piede di guerra

I sindacati vanno avanti e indicono uno sciopero generale per il 17 dicembre. "Lo sciopero continua e la mobilitazione durerà a lungo", ha avvertito Laurent Brun, segretario generale Cgt-Cheminots. "Meglio alcune settimane di difficoltà, piuttosto che una vita di miseria", ha spiegato Brun.

Ottava giornata di mobilitazione

Il settore dei trasporti rimane quello più colpito dalla riforma. Il sindacato di categoria più importante, Cgt-Cheminots, ha avvertito che "non ci sarà alcuna tregua per il Natale" e intanto già nelle prime ore di giovedì 12 dicembre sono stati registrati oltre 420 chilometri di ingorghi nell'Ile-de-France.

 

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