Repubblica Ceca, strage in ospedale di Ostrava: 6 morti. Killer si è sparato in testa

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L'uomo, che avrebbe agito per motivi personali, si è ucciso dopo essere stato individuato dalla polizia. Il 42enne ha aperto il fuoco nella sala d’aspetto dell’ambulatorio e ha colpito le vittime a distanza ravvicinata. Altre due persone sono rimaste gravemente ferite

Sei persone sono morte e altre sono rimaste ferite in una sparatoria avvenuta questa mattina, poco dopo le 7, in un ospedale universitario di Ostrava, nel Nordest della Repubblica Ceca (LE FOTO). A fornire il bilancio delle vittime è stato il ministro dell'interno Jan Hamacek. Circa tre ore dopo, la polizia ha riferito su Twitter di aver rintracciato il killer in fuga, un uomo di 42 anni che è morto dopo essersi sparato un colpo alla testa nell’auto usata per scappare. Secondo le prime informazioni, avrebbe agito per motivi personali.

La sparatoria

La polizia ha riferito di aver ricevuto alcune chiamate per una sparatoria alle 7.19 all'Ospedale Universitario di Ostrava, a 350 km ad est della capitale Praga e vicino al confine con la Polonia. L’attacco è avvenuto nella sala d'aspetto dell'ambulatorio e le vittime, ha detto il direttore dell'ospedale, Jiri Havrlant, sono state colpite a distanza ravvicinata: cinque di loro sono morte nell’attacco mentre una è deceduta durante un intervento chirurgico. Altre due persone sono rimaste gravemente ferite.

Il killer

Secondo quanto si apprende dal sito della Radio ceca, il killer era un operaio. "Si era messo in testa di essere gravemente malato e che nessuno volesse curarlo", ha detto all'emittente Ales Zygula, responsabile della ditta di costruzione per la quale l'uomo lavorava. Il 42enne era in possesso dell'arma illegalmente, secondo quanto ha chiarito la polizia.

Il premier Babis annulla tutti gli impegni

Intanto il premier ceco Andrej Babis ha annullato tutti i suoi appuntamenti per raggiungere Ostrava. Il premier oggi doveva assistere all'inaugurazione della statua che l'Ambasciata d'Italia dedica all'Ufficio del governo ceco in occasione dei 100 anni della presenza nella Repubblica ceca.

Nel 2015 un’altra sparatoria

L’attacco di oggi è il peggiore della Repubblica Ceca dopo quello del 2015, quando un uomo uccise otto persone per poi togliersi la vita in un ristorante nella città orientale di Uhersky Brod.

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