Eruzione vulcano in Nuova Zelanda, aperta inchiesta sulla morte dei turisti

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Gli agenti stanno valutando i fatti per conto del medico legale, ma al momento non si tratta di un'indagine penale. Cinque i morti e otto i dispersi, ma il bilancio è destinato a salire. Sono 31 i feriti, la maggior parte dei quali sono australiani e americani

Un'inchiesta è stata aperta dalla polizia sulla morte dei turisti a White Island, l'isola vulcanica della Nuova Zelanda, in cui si è verificata una potente eruzione di cenere e vapore bollente. Cinque i morti confermati, ma il bilancio è destinato a salire. Altre otto persone sono date per disperse e la polizia ha fatto sapere di non aver rilevato segnali di vita sull'isola, anche se le condizioni instabili stanno ostacolando le ricerche. In molti si chiedono perché i turisti siano stati autorizzati a sbarcare sull'isola dopo che gli esperti avevano alzato il livello di allarme del vulcano Whakaari il mese scorso. Il primo ministro Jacinda Ardern ha dichiarato in Parlamento che "queste domande meritano risposte". La polizia sta indagando sulle morti per conto del medico legale, ma afferma che è troppo presto per confermare se ci saranno indagini penali.

Ancora in ospedale 31 persone

Al momento dell'esplosione, scrive il New Zealand Herald, sull'isola c'erano 47 persone, 38 delle quali provenivano dalla nave da crociera Ovation of the Seas. Delle 47 persone 2 provengono dal Regno Unito, 4 sono tedeschi, 24 sono australiani, 5 sono della Nuova Zelanda, 2 sono cinesi, 1 viene dalla Malesia, 9 dagli Stati Uniti. Sono 31 le persone in ospedale. Altre tre persone sono state curate e dimesse.

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