La Natività realizzata dalla Chiesa metodista unita di Claremont, in California, è un richiamo ai migranti bloccati alla frontiera meridionale degli Stati Uniti. "E se questa famiglia cercasse rifugio oggi nel nostro Paese?", si chiede la ministra di culto della chiesa
Gesù, Giuseppe e Maria rinchiusi in gabbia e separati, in un richiamo evidente ai migranti bloccati al confine tra Usa e Messico. È il particolare presepe realizzato dalla Chiesa metodista unita di Claremont, in California, diventato rapidamente virale sui social. "E se questa famiglia chiedesse rifugio nel nostro Paese oggi?", si chiede la ministra di culto della chiesa Karen Clark Ristine. La foto è stata postata su Facebook dalla religiosa, che ha spiegato: “Nella scena della Natività della Chiesa metodista unita di Claremont di questo Natale, la Sacra Famiglia prende il posto delle migliaia di famiglie senza nome separate ai nostri confini. All'interno della chiesa questa stessa famiglia sarà riunita”.
Il paragone con i migranti bloccati tra Usa e Messico
La religiosa continua nel suo post il paragone tra la situazione dei migranti al confine tra Usa e Messico e la Sacra Famiglia: “Immaginate che Giuseppe e Maria vengano separati alla frontiera e Gesù - non più grande di due anni - sottratto da sua madre e messo dietro le recinzioni di un centro di detenzione della pattuglia di frontiera, come accaduto negli ultimi anni a migliaia di bambini”. La ministra di culto conclude: “Gesù è cresciuto per insegnarci gentilezza e misericordia e l’accoglienza di tutte le persone.”
Negli ultimi anni oltre 5mila bambini separati dalle famiglie
Negli ultimi due anni e mezzo, migliaia di bambini, molti dei quali provenienti dall'America centrale, sono stati separati dalle loro famiglie al confine meridionale degli Stati Uniti dopo che l'amministrazione Trump ha iniziato a perseguire penalmente ogni adulto che è entrato illegalmente nel Paese. Come riporta Nbc, le autorità Usa che si occupano di immigrazione, in risposta a una causa intentata dall'American Civil Liberties Union, hanno dichiarato lo scorso ottobre che 5.400 bambini erano stati separati dalle loro famiglie a partire da luglio 2017.