Elemosiniere di Papa Francesco: "Conventi, canoniche e monasteri siano aperti ai profughi"

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Foto: Archivio Ansa

Il cardinale polacco Konrad Krajewski ha lanciato un appello accogliendo i 33 rifugiati arrivati a Fiumicino dall'isola di Lesbo attraverso un corridoio umanitario: "Oggi per loro non c’è speranza. Un problema e una vergogna per l’Europa"

"Mi rivolgo ai cardinali, ai vescovi, ai presbiteri, ai religiosi: apriamo, a cominciare da me, le nostre canoniche, i conventi, i monasteri per ospitare ognuno almeno una famiglia dei campi profughi di Lesbo, per poterli svuotare tutti. Le risorse ci sono". È l’appello lanciato dall'elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Krajewski, che oggi ha accolto i 33 rifugiati arrivati a Fiumicino dall'isola di Lesbo attraverso un corridoio umanitario. Krajewski è lo stesso cardinale che lo scorso maggio fece parlare di sé quando riattivò la corrente in uno stabile occupato a Roma.

"Una vergogna per l’Europa"

Il cardinale polacco, parlando dei rifugiati dei quali si sta occupando, poi aggiunge: "A maggio nei campi c'erano 7mila persone; oggi ce ne sono oltre 15mila con 800 bambini non accompagnati. Non c'è così per loro speranza oggi. Si ferma in Grecia. Vivono in disagio e condizioni drammatiche. Un problema ed una vergogna per l'Europa". Su Papa Francesco conclude: "Ha a cuore tutto questo perché è puro vangelo. Il prossimo è Gesù stesso".

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