A una domanda sulla possibilità di rivedere la riforma del fondo “salva Stati”, Seibert ha ricordato che “ci sono regole da rispettare”. Il portavoce di Scholz (Ministro Finanze): "Confronto costante con partner". In Italia è stallo nella maggioranza sul dossier
“C’è sempre e c’è sempre stato spazio” per una trattativa con i singoli Paesi sul Mes, il Meccanismo europeo di stabilità detto anche fondo “salva Stati” (COS'È), “ma ci sono anche regole che vanno rispettate” nell'interesse di tutti i membri dell’eurogruppo. È questa la posizione della Germania sulla polemica scoppiata in Italia attorno al dossier e sulla possibilità di rivedere la riforma del fondo e di rinviarne il voto, espressa per bocca di Steffen Seibert, portavoce della cancelliera Angela Merkel. Seibert ha aggiunto che “la posizione tedesca non è cambiata” e che la trattativa si farà in Europa. Mentre il portavoce del ministero delle Finanze di Berlino Olaf Scholz ha garantito che "c'è un confronto costante con i partner". Nel frattempo in Italia la situazione rimane in stallo.
Il portavoce di Scholz: "Confronto costante con i partner"
Sull'argomento, durante la stessa conferenza stampa a Berlino, è intervenuto anche Dennis Kolberg, il portavoce del ministero delle Finanze tedesco Olaf Scholz: "Le trattative sono in corso - ha confermato Kolberg - i ministri delle Finanze si incontreranno mercoledì a Bruxelles per continuare a consultarsi su questo tema. Come sempre non svolgiamo le trattative qui a Berlino, ma a Bruxelles". Il portavoce di Scholz ha spiegato che "c'è un confronto costante con i partner" con cui "siamo in stretto contatto".
In Italia maggioranza divisa
In Italia il vertice di maggioranza convocato a Palazzo Chigi nella notte tra domenica e lunedì (senza Italia Viva, che ha detto di “non avere nulla su cui litigare”) non ha portato ad alcun accordo. Le posizioni di M5s e Pd sul tema “sono diverse”, ha ammesso il ministro degli Esteri e leader del Movimento Luigi Di Maio. Si attende ora che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si presenti oggi in Parlamento per riferire alle Camere. Conte vorrebbe affidare la decisione definitiva sull’ok alla riforma al Parlamento, quando il prossimo 11 dicembre, in vista del Consiglio Ue, la maggioranza sarà chiamata a varare una risoluzione comune sulle modifiche al Meccanismo.