Venezuela, Casini torna in Italia con due deputati oppositori di Maduro

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Il senatore rientrato a Roma con Mariela Magallanes e Americo De Grazia, “costretti da maggio a vivere nell'Ambasciata” dopo revoca immunità. "Grato di aver dato un contributo a giusta causa umanitaria”, dice. Complimenti dal ministro Amendola. Telefonata di Mattarella

“Sono grato di aver dato un contributo ad una giusta causa umanitaria”. È così che Pier Ferdinando Casini ha descritto su Twitter la sua missione in Venezuela. Il senatore ha accompagnato in Italia due deputati oppositori di Nicolas Maduro: sono arrivati all'aeroporto di Fiumicino nel primo pomeriggio. “Finalmente in volo da Caracas verso Roma con i colleghi Mariela Magallanes e Americo De Grazia, costretti dal maggio scorso a vivere nell'Ambasciata italiana. Ringrazio la Farnesina e l'Incaricato d'Affari Placido Vigo”, aveva spiegato sul social Casini prima dell'atterraggio. Un plauso all’ex presidente della Camera è arrivato da Enzo Amendola, ministro per gli Affari europei: “Complimenti a Pierferdinando Casini, diplomazia parlamentare e autorevole mediazione”. Una nota del Quirinale, poi, ha informato che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella "ha avuto questa mattina una conversazione telefonica con i deputati venezuelani per dar loro il benvenuto in Italia ed esprimere la sua solidarietà".

I due deputati oppositori

Mariela Magallanes e Americo De Grazia, i due parlamentari oppositori entrambi cittadini italo-venezuelani, si erano rifugiati nella residenza dell'ambasciata d'Italia a maggio, dopo che il Tribunale supremo di giustizia (Tsj) venezuelano aveva disposto la revoca della loro immunità parlamentare con l'accusa di aver sostenuto il tentativo di "colpo di stato militare" lanciato da Guaidò a fine aprile. A Magallanes e De Grazia, ha spiegato la Farnesina, era stato impedito di lasciare il Paese. I due hanno il passaporto italiano e, ha rivelato all’Ansa una fonte, sono stati trasferiti all'aeroporto internazionale di Maiquetia dall'incaricato d'affari a Caracas, Placido Vigo. All’aeroporto di Caracas hanno trovato Casini e insieme sono partiti per Roma, dove sono arrivati dopo uno scalo a Lisbona.

La missione di Casini in Venezuela

Casini, durante la sua settimana di permanenza in Venezuela, ha avuto contatti con esponenti sia del governo (il presidente Nicolas Maduro e il ministro degli Esteri Jorge Arreaza), sia con l'opposizione radicale (il presidente del Parlamento riconosciuto presidente ad interim da una cinquantina di Paesi, Juan Guaidò), sia con l’opposizione moderata che ha aperto un Tavolo negoziale con le autorità venezuelane. Il presidente onorario dell'Unione interparlamentare, inoltre, ha incontrato a più riprese (a Caracas e Maracaibo) la comunità italiana che vive nel Paese. Infine, oltre che della sorte di Magallanes e De Grazia, Casini si è interessato anche al caso di Juan Antonio Planchart: parente di Guaidò, è stato arrestato il 24 marzo 2019 e rinchiuso nel carcere “Helicoide” dei servizi di intelligence venezuelani Sebin. Planchart, a cui è stata diagnosticata una forma tumorale al collo, in futuro potrebbe essere trasferito per cure mediche in Italia. Una ipotesi, si è appreso, che il presidente Maduro sta valutando.

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