Giornata contro l'Aids, Harry e l’ex rugbista Thomas: "No ai pregiudizi attorno all'Hiv"

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Il principe intervista l’ex giocatore che ha dichiarato a settembre 2019 di essere sieropositivo: "Hai trasformato una cosa negativa in una positiva". La risposta: "Spero di essere ricordato non per i miei trofei ma per il mio impegno contro l’Hiv"

Il principe Harry e l’ex rugbista Gareth Thomas, sieropositivo, dicono “no” ai pregiudizi attorno all’Hiv, nella giornata mondiale della lotta contro l’Aids. “Hai trasformato una cosa negativa in una positiva”. Inizia così l’intervista di Harry all’ex giocatore, girata sugli spalti di un campo di rugby. “Ho sempre pensato che la mia vita fosse giocare a rugby e rappresentare il Galles. In realtà il rugby mi ha dato la possibilità di fare ciò che sto facendo ora e quello che faccio ora è ciò che più mi interessa”, risponde Thomas.

Thomas: "Spero che mio impegno contro Hiv resti eterno"

"A volte - spiega Thomas - guardo i miei trofei, ma quelli si copriranno di polvere e verranno dimenticati, invece, mi piacere pensare che questo percorso che tenta di rompere i pregiudizi verso l’Hiv resti un’eredità eterna".

Thomas: "Obiettivo zero trasmissioni Hiv tra 10 anni in Uk"

Harry fa notare a Thomas che nella lotta contro l’Aids "ora c’è l’obiettivo del 2030". Il rugbista risponde che l'intento comune è quello di "portare a zero tra 10 anni le nuove trasmissioni di Hiv in Inghilterra".

Harry: "Trattare Hiv come qualsiasi altro virus"

"Sappiamo che c’è molto da fare, ma quello che hai fatto in poche settimane è stato incisivo”, dice Harry al rugbista, che ha annunciato a settembre 2019 di essere sieropositivo. "L’Hiv - conclude il principe - dovrebbe essere trattato esattamente come qualsiasi altro virus".

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