Cantat, in tv il racconto di come uccise Marie Trintignant: "Così la presi a schiaffi"

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Una tv francese rende pubblica per la prima volta la deposizione ai magistrati del cantante, condannato nel 2004 per aver ucciso la compagna. Nelle immagini descrive i "grandi schiaffi" con cui ha colpito la donna e si giustifica così: "È diventata aggressiva, isterica"

“È diventata molto aggressiva, isterica, mi ha dato un pugno in faccia, poi sul collo, avevo segni dappertutto”. Suscita scalpore la versione, data ai magistrati e resa pubblica in un video per la prima volta 16 anni dopo i fatti, di Bertrand Cantat, il cantante della band francese dei Noir Desir condannato nel 2004 per aver ucciso di botte la compagna Marie Trintignant. Una versione che non sfugge a quello che si osserva in molti casi di violenza sulle donne: il discolparsi del compagno violento parlando della vittima come di un’”isterica”, di una pazza. Le immagini sono state rivelate in un documentario della tv francese M6 in occasione della giornata mondiale contro violenza sulle donne.

Il racconto di Cantat: “L’ho colpita con grandi schiaffi”

Nel video Cantat tenta di giustificarsi dicendo di essere stato a sua volta colpito e picchiato. Poi dice: “Sono andato in preda alla rabbia e ho cominciato a schiaffeggiarla”. Un magistrato chiede quindi al cantante di raccontare meglio come ha colpito la donna. Cantat imita con degli ampi gesti gli schiaffi con cui ha colpito Marie Trintignant: “Erano grandi schiaffi”, dice. “Quattro, cinque, sei volte. Forte, forte”. Mostra le mani e spiega di aver “usato entrambi i lati”. Poi Cantat racconta di aver lanciato la compagna sul divano, "solo che è caduta per terra. Non è atterrata completamente sul divano, a metà è finita per terra e ha battuto la testa".

L’omicidio

I fatti risalgono all’agosto 2003, quando Marie Trintignant, figlia dell'attore e regista francese Jean-Louis Trintignant, si trovava in Lituania per girare un film. Durante un violento litigio in una camera d'albergo la donna fu colpita dal compagno più volte. Sottovalutando le sue condizioni, Cantat chiamò i soccorsi soltanto il giorno dopo. Marie Trintignant morì nei giorni successivi. Cantat venne condannato dalla giustizia lituana il 29 marzo 2004 a otto anni di prigione per omicidio commesso con dolo eventuale, ma già nell'autunno di quell'anno ottenne l'estradizione in Francia. A ottobre del 2007 un giudice di sorveglianza decise la libertà condizionata del musicista "per gli sforzi di reinserimento sociale fatti dal condannato e anche per le sue prospettive di reinserimento professionale".

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