Abusi sessuali, mandato di cattura per il vescovo Zanchetta: è domiciliato in Vaticano

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L'ordine di arresto è stato spiccato dalla magistratura di Salta, in Argentina. Il sacerdote è accusato di aver molestato due seminaristi. A maggio 2019 Papa Francesco ha autorizzato l'apertura di un giudizio canonico nei suoi confronti

Un mandato di cattura internazionale è stato spiccato dalla magistratura di Salta, in Argentina, nei confronti del vescovo argentino Gustavo Zanchetta, domiciliato in Vaticano, accusato del reato di abuso sessuale semplice e continuato ai danni di due seminaristi, aggravato dal fatto di essere stato commesso da un ministro di culto. L'ordine di arresto è stato emesso dalla pm María Soledad Filtrín perché Zanchetta non ha risposto a diverse telefonate e e-mail a lui indirizzate al fine di procedere alla notifica degli atti processuali e dopo la sua decisione di costituire il suo domicilio nello Stato del Vaticano.

Chi è Gustavo Zanchetta

Gustavo Zanchetta, nato nel 1964 a Rosario, in Argentina, è stato vescovo di Orán, diocesi che si trova al nord del suo Paese di origine. Nel dicembre 2017, Zanchetta è stato nominato da Papa Francesco assessore dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa). Poche settimane dopo, però, all'inizio del 2018, il Vaticano ha confermato l'inchiesta nei confronti del vescovo argentino accusato da alcuni sacerdoti di abusi sessuali. Il Pontefice ha autorizzato nel maggio 2019 l'apertura di un giudizio canonico nei confronti di Zanchetta.

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