Messico, almeno nove mormoni uccisi in un'imboscata. Tra le vittime anche sei bambini
MondoLe vittime facevano parte della famiglia LeBarón, comunità da anni presente nel Paese. La polizia locale ritiene che la strage sia opera dei cartelli della droga. Trump: "Serve l'esercito". Il predidente messicano Obrador: "Non abbiamo bisogno dell'intervento Usa"
Almeno nove mormoni statunitensi, tra cui almeno quattro bambini e due gemelli neonati di 6 mesi e le loro madri, sono stati uccisi in un'imboscata in Messico. Alcuni di loro sono stati bruciati vivi. La polizia locale ritiene che la strage sia opera dei cartelli della droga. Il procuratore di Chihuahua, César Augusto Peniche, ha affermato che il numero delle vittime rimane "incerto". Secondo alcuni media sarebbero almeno nove, per altri oltre una decina, tutti di origine statunitense. Le persone uccise facevano parte della famiglia LeBarón, una comunità religiosa di mormoni che da anni si è stabilita nel Nord del Messico. Il gruppo viaggiava in automobile quando è stato sorpreso in un'imboscata da uomini armati che hanno sparato e dato fuoco alla vettura. Dopo l'accaduto, su Twitter, Donald Trump ha detto che gli Usa sono pronti ad aiutare il Messico nella lotta ai cartelli e ha aggiunto: "Qualche volta per sconfiggere un esercito, serve un esercito". Ma il presidente messicano Obrador ha risposto che il Paese non ha biosogno dell'intervento americano.
Il racconto dei testimoni
Il massacro - secondo quanto riferito da un leader della comunità familiare di una vittima a Radio Formula, emittente messicana - è avvenuto a Rancho de la Mora, al confine tra gli Stati di Chihuahua e Sonora, vicino alla frontiera con gli Stati Uniti, in una zona occupata da trafficanti di droga e banditi. Secondo quanto riferito da uno dei leader della comunità e cugino di una delle vittime, Julian LeBarón, il gruppo si stava dirigendo verso il confine americano per andare a prendere un parente all'aeroporto di Phoenix, negli Stati Uniti, quando uomini armati hanno teso un'imboscata. I mormoni viaggiavano in un convoglio di vari automezzi. Dentro uno di questi sono stati trovati i corpi di una madre e dei suoi quattro figli con i corpi crivellati di proiettili. Altre due auto sono state ritrovate a una certa distanza alcune ore dopo; al loro interno i cadaveri di altre due donne e due bambini. Altri cinque o sei bambini sarebbero riusciti a fuggire e tornare a casa, ma altre persone, tra cui una ragazza fuggita nel bosco per nascondersi, sono dispersi.
Il dialogo tra Usa e Messico sul caso
Intanto, sul caso, il presidente messicano ha annunciato che parlerà direttamente con Trump. L'intento è quello di cooperare sulla sicurezza che un simile massacro richiede di rafforzare. "Tutta la cooperazione che sarà necessaria è ciò di cui parlerò ora con Trump", ha anticipato il capo di Stato messicano. Nel frattempo, però, in un tweet Trump ha invocato l'esercito: "Questo è il momento per il Messico di fare la guerra ai cartelli della droga per spazzarli via dalla faccia della terra con l'aiuto degli Stati Uniti. Aspettiamo solo una chiamata - scrive il presidente degli Stati Uniti - Qualche volta per sconfiggere un esercito serve un esercito". Un'offerta fermamente respinta da Obrador che non intende aprire le porte a eserciti stranieri: "Il Messico è pronto a lavorare con l'Fbi purché la sua indipendenza sia rispettata - ha detto il presidente messicano - e non penso che avremo bisogno di un intervento straniero".
La comunità mormona in Messico
Nel frattempo, i governi di Chihuahua e Sonora hanno rilasciato una dichiarazione congiunta affermando che è stata avviata un'indagine e che ulteriori forze di sicurezza sono state inviate nell'area. Il fratello di Julian Lebaron, Benjamin Lebaron, che aveva fondato un gruppo di lotta al crimine chiamato SOS Chihuahua, era stato assassinato nel 2009. La comunità colpita è formata da discendenti di mormoni che fuggirono dagli Stati Uniti nel diciannovesimo secolo per sfuggire alla repressione della poligamia, praticata nella loro religione. Molti mormoni in Messico godono della doppia cittadinanza messicana e americana.