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Elezioni Argentina: Macri sconfitto, il peronismo torna al potere con Fernandez

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Dal 10 dicembre il politico di centrosinistra sarà il nuovo presidente. La sua vice sarà la ex presidente Cristina Fernandez de Kirchner

Maurizio Macri non è più il presidente dell'Argentina: è questo il risultato delle elezioni presidenziali. Lo scettro passa il 10 dicembre al suo principale sfidante, il peronista di centro-sinistra Alberto Fernandez, che vince al primo turno ed avrà come vice la ex presidente Cristina Fernandez de Kirchner. Fernandez ha sfiorato il 48% dei suffragi, Macri si è fermato a circa il 40%. La sconfitta governativa è stata accentuata dalla perdita anche del governo della provincia di Buenos Aires, dove un economista 'fedele' a Cristina Kirchner ha sconfitto con il 51,98% la governatrice uscente, Maria Eugenia Vidal (36,11%). Unica, relativa, consolazione è il successo di Horacio Rodriguez Larreta che mantiene nelle sue mani il governo della capitale. Ma per gli analisti, Larreta potrebbe ora usare questo successo per sottrarre la guida dell'opposizione Macri.

Senza deficit ma in recessione

A nulla è servito lo sforzo di Macri che da fine settembre si è lanciato in una maratona di manifestazioni nelle più importanti città, scandendo lo slogan 'Si' se puede!' e promettendo per il suo nuovo mandato un "benessere per tutti", più vicino alla offerta populista che al suo modello di austerità e buon governo.
Il capo dello Stato lascia il bilancio pubblico praticamente senza deficit, e un terreno positivo per l'import-export, dovuto però alla forte contrazione delle importazioni. Sull'altro piatto della bilancia il Paese si ritrova con una recessione per il 2019 del 2,7%, una netta crisi industriale, un aumento della disoccupazione e della poverta' che coinvolge oltre un terzo degli argentini. E infine una inflazione irrefrenabile (quasi il 60%) che strozza i salari e provoca una costante svalutazione del peso.

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