Brexit, Johnson chiede estensione all'Ue ma non firma la lettera

Il premier Uk torna sui suoi passi dopo aver detto "Non negozierò un'estensione". Una catena di eventi che segue il voto - a Westminster - a un emendamento che impone di rimandare il voto sull'accordo trovato tra Boris Johnson e Bruxelles per l'uscita dall'Unione

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La discussione in Parlamento,live dalla House of Commons

- di Redazione Sky TG24
- di Redazione Sky TG24

Boris Johnson: è tempo di decidere

 
Boris Johnson chiede al Parlamento di approvare l'accordo da lui raggiunto sulla Brexit con l'Ue e avverte la Camera dei Comuni che "ora e' arrivato il tempo" di decidere. Aprendo oggi il dibattito straordinario sul deal alla Camera dei Comuni, il primo ministro conservatore ha ricordato come l'aula non sia stata "in grado di trovare" una soluzione per oltre tre anni dopo il referendum del 2016. Johnson ha difeso il suo deal come "un nuovo accordo" che va ratificato per "riunire il Paese".
 
 
 
 
- di Redazione Sky TG24

Le parole di Johnson

"Molte volte, negli ultimi 30 anni, ho sentito amici europei sottolineare quanto il nostro Paese sia sempre stato timido nella sua adesione all'UE"

- di Redazione Sky TG24

Johnson chiede ok a deal: è tempo di decidere

 

Boris Johnson chiede al Parlamento di approvare l'accordo da lui raggiunto sulla Brexit con l'Ue e avverte la Camera dei Comuni che "ora è arrivato il tempo" di decidere. Aprendo oggi il dibattito straordinario sul deal alla Camera dei Comuni, il primo ministro conservatore ha ricordato come l'aula non sia stata "in grado di trovare" una soluzione per oltre tre anni dopo il referendum del 2016. Johnson ha difeso il suo deal come "un nuovo accordo" che va ratificato per "riunire il Paese".
- di Daniele Troilo

Il dibattito a Westminster in diretta

 
- di Daniele Troilo

Johnson: questo è secondo accordo e quarto voto

 

"Questo è il secondo accordo e il quarto voto a tre anni e mezzo dal referendum". Lo ha affermato il premier britannico, Boris Johnson, intervenendo ai Comuni, presentando l'accordo raggiunto con l'Ue sulla Brexit.
- di Daniele Troilo

Ammesso al voto emendamento pro rinvio

 

L'emendamento pro rinvio presentato da deputati ex Tory ribelli guidati dall'ex ministro Oliver Letwin e dell'opposizione britannica è stato ammesso al voto nel dibattito sull'accordo sulla Brexit appena apertosi oggi alla Camera dei Comuni britannica.
- di Daniele Troilo

Bbc: se passa emendamento su rinvio, salta voto su deal

 

Boris Johnson sarebbe pronto a cancellare il voto parlamentare previsto oggi sull'accordo sulla Brexit raggiunto con l'Ue, se la Camera dei Comuni approverà prima un emendamento che mira a imporre comunque un rinvio oltre il 31 ottobre. Lo riferisce la Bbc. La mossa aprirebbe uno scontro istituzionale, visto che Johnson si rifiuterebbe a quel punto di inviare a Bruxelles una richiesta di proroga, in sfida alla cosiddetta legge anti-no deal, rimettendo di fatto sul tavolo il no deal anche a costo di un braccio di ferro in tribunale.
- di Daniele Troilo

Cinque ragioni secondo le quali l'accordo Johnson è peggio di quello May

 
- di Redazione Sky TG24

Arriva il sì ufficiale dei Tory euroscettici all'accordo

 
 
Il premier britannico Boris Johonson si è assicurato il sostegno ufficiale all'accordo sulla Brexit raggiunto due giorni fa con l'Ue dalla corrente degli euroscettici ultrà el suo Partito Conservatore, il cosiddetto European Research Group, o Erg. L'annuncio è arrivato stamattina da parte di Steve Baker, l'ex viceministro che guida questo raggruppamento, a cui aderiscono diverse decine di deputati Tory.
L'ostruzionismo dell'Erg era stato uno dei fattori che avevano portato nei mesi scorsi alla bocciatura del precedente deal sulla Brexit, presentato dall'allora premier Theresa May. Il via libera di oggi tiene invece vive le speranze di Johnson, anche se da solo potrebbe non essere sufficiente per garantirgli la vittoria finale. 
 
 
- di Redazione Sky TG24

La prima volta in 37 anni 

 
Non accadeva dal 1982 - all'epoca c'era la guerra nelle Falkland di Margaret Thatcher a tenere banco - che il Parlamento non si riuniva di sabato.
 
- di Redazione Sky TG24

Giornata campale ai Comuni

 
Johnson aprirà la giornata a breve con uno statement, per sollecitare la Camera dei Comuni a dare un via libera al suo deal: la via migliore disponibile, a suo dire, per chiudere la sfida della Brexit e chiuderla il 31 ottobre senz'altri rinvii. Seguirà un primo botta e risposta e quindi il dibattito vero e proprio sull'accordo. Le operazioni di voto sono previste, salvo ritardi, a partire dalle 15,30 italiane. Ma prima vi sarà il voto sugli eventuali emendamenti che verranno ammessi dallo speaker John Bercow: uno dei quali - pro rinvio - particolarmente insidioso per il governo. Mentre per la tarda mattinata è previsto il ritorno in piazza a Londra del popolo del no alla Brexit, che invoca un secondo referendum. 
- di Redazione Sky TG24

Jeremy Corbyn: il Labour party oggi voterà NO

 
"La svendita dell'accordo da parte di BoJo rischia di innescare una corsa al ribasso su diritti dei lavoratori e sicurezzza alimentare"
 
- di Redazione Sky TG24

Questione di numeri

 
Due i gruppi che potrebbero fare la differenza, in un senso o nell'altro: i cosiddetti 'Spartani', acerrimi Brexiteer che l'ultima volta bocciarono il piano di Theresa May, affossandola (alcuni hanno già detto che stavolta sosterranno il piano del premier); e i 'ribelli' dei Labour, pro-Leave, che malgrado le indicazioni del leader Jeremy Corbyn potrebbero decidere di appoggiare il nuovo accordo di BoJo. Tra questi, Caroline
Flint, Stephen Kinnock e Melanie Onn.
- di Redazione Sky TG24

La resa dei conti

 
Obiettivo del governo Tory resta quello di uscire il 31 ottobre ma il percorso continua a essere accidentato e malgrado le sbandierate dichiarazioni di fiducia, i numeri sono incerti. Secondo l'ultimo conteggio della Bbc, i favorevoli sono 302 (tra cui 272 Tory e 9 laburisti) e i contrari 301 (218 laburisti, insieme a Lib-Dem, scozzesi, Dup, altri indipendentie partiti minori) con 36 indecisi: una lotta all'ultimo voto per conquistare i 320 necessari. Contro l'accordo si sono già schierati il Dup, partito unionista nordirlandese (che era contrario al backstop e resta contrario anche al nuovo assetto raggiunto nell'intesa aggiornata), i nazionalisti scozzesidell'Snp, i laburisti e i Lib-Dem.
 
- di Redazione Sky TG24

Ironia del Sun, che gioca col titolo del noto film che ha reso famoso John Travolta

 
 
 
 

 

- di Redazione Sky TG24

Brexit sui quotidiani britannici: la rassegna realizzata dal Guardian

 
- di Redazione Sky TG24

Il super sabato del Parlamento britannico

 
La seduta di Westminster per votare l'accordo è convocata per oggi, sabato: l'ultima volta era accaduto nel 1982, ai tempi della guerra di Margaret Thatcher nelle Falkland. E il governo Tory si mostra convinto di potercela fare, dopo le tre umilianti bocciature subite nei mesi scorsi alla Camera dei Comuni da Theresa May. Di nuovo c'è  innanzi tutto un accordo riveduto e corretto senza più la clausola vincolante a tempo indeterminato del backstop sul confine irlandese, ma c'è soprattutto Johnson al timone. 
- di Redazione Sky TG24

Brexit, i numeri

 
I numeri a Westminster sono in bilico. La Bbc stima 302 voti sicuri o quasi sicuri per il deal e 301 contrari. Tutto dovrebbe giocarsi dunque su una pattuglia di 36 deputati sfuggenti: 15 Tory, 15 del Labour e sei indipendenti. Mentre pesa, in negativo, il no dei 10 indocili alleati di governo del partito unionista nordirlandese della coriacea Arlene Foster, il Dup, che la versione finale dell'accordo Johnson - il quale lascia Belfast nel medesimo territorio doganale di Londra, ma allineato a lungo termine a diverse regole europee - non la riesce proprio a digerire.
 
- di Redazione Sky TG24

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