Elezioni in Svizzera: probabile un’ondata "verde"

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L’Assemblea federale svizzera, che è costituita dai membri Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati (Getty Images)

Per le votazioni di domenica 20 ottobre i sondaggi danno in forte ascesa le formazioni ambientaliste. Mentre rischia di perdere consensi la destra conservatrice dell’Udc, che si dovrebbe comunque confermare come primo partito

Domenica 20 ottobre in Svizzera si tengono le elezioni federali. I cittadini elvetici sono chiamati ad eleggere i 200 membri della Camera del popolo (Consiglio nazionale) e 45 dei 46 membri della Camera dei Cantoni (Consiglio degli Stati). Il 46esimo componente della camera alta, infatti, è stato già eletto lo scorso aprile nel cantone Appenzell Innerrhoden. Stando alle ultime rilevazioni statistiche, il partito che alle scorse elezioni, quelle del 2015, ha raccolto il maggior numero di preferenze, l'Unione democratica di centro (Udc, destra conservatrice), potrebbe perdere consensi. Mentre vengono date in ascesa le formazioni verdi che potrebbero raggiungere complessivamente circa il 18%. Dovrebbero invece tenere i socialisti, ragione per cui dovrebbe nascere un Parlamento più ambientalista e leggermente più a sinistra rispetto al precedente.

I partiti in corsa

In Svizzera l’organo esecutivo è il Consiglio federale, attraverso il quale i maggiori partiti presenti in Parlamento governano insieme. È composto da 7 membri, eletti ogni quattro anni dall'Assemblea federale, che è costituita dai membri del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati. Nella legislatura che sta per terminare, lo schieramento che può contare sul maggior numero di membri in Parlamento è il partito di destra conservatrice dell'Unione democratica di centro (Udc), che alla scorsa tornata elettorale ha saputo sfruttare al meglio le istanze anti-immigrazione molto sentite in larghe parti dell'elettorato. Il secondo schieramento più rappresentato è il Partito socialdemocratico, seguito dal Partito liberalradicale (Fdp), che si divide il centro con i democratici cristiani del Cvp. Subito dietro ci sono i Verdi svizzeri che, se le previsioni dovessero essere rispettate, potrebbero insidiare i democristiani e diventare la quarta forza del Paese.

La crescita dei Verdi

Così come successo in Austria e in Germania nelle ultime elezioni, anche in Svizzera i partiti ambientalisti sono quindi dati in forte crescita. Secondo gli ultimi sondaggi, infatti, i Verdi potrebbero raggiungere la soglia record del 10,7%, insidiando seriamente il Cvp dato con solo qualche decimale di vantaggio. Del cosiddetto "effetto Greta Thunberg", e comunque di una nuova sensibilità per le tematiche ambientali, secondo i sondaggisti, potrebbe beneficiare anche il Partito verde liberale (Pvl), più spostato a destra, che potrebbe raggiungere il 7,3%. Le due forze ambientaliste, sommate, avrebbero quindi circa il 18% dei voti, più o meno quelli che vengono accreditati al Partito socialdemocratico, che non perderebbe consensi, ma non riuscirebbe neppure ad approfittare della probabile flessione dell’Udc. Quest’ultimo, salvo clamorose sorprese, dovrebbe superare in ogni caso quota 27%, perdendo circa il 2% rispetto alle elezioni precedenti.

I temi della campagna elettorale

Dal 2015 a oggi, stando ai sondaggi, sarebbero cambiate anche le priorità degli svizzeri. Dietro a questioni spinose come il costo della sanità e l’adeguamento delle pensioni, ci sarebbe infatti proprio il cambiamento climatico tra le preoccupazioni dei cittadini. Quest’ultimo supera di gran lunga il problema immigrazione, che era ben più centrale nella campagna elettorale di quattro anni fa. Nello specifico, secondo un sondaggio realizzato da Sotomo, per il 42% degli svizzeri il clima è una delle tre maggiori sfide politiche e le azioni di prevenzione, promosse nei vari programmi elettorali, risulteranno determinanti per la decisione di voto del 27% dei partecipanti alla rilevazione statistica.

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