Nobel per la Letteratura 2018 e 2019 assegnati a Olga Tokarczuk e Peter Handke

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La scrittrice polacca premiata per la sua "immaginazione narrativa" ed "enciclopedica passione". L'autore austriaco, invece, insignito del Nobel "per il lavoro influente che con ingenuità linguistica ha esplorato la periferia e la specificità dell'esperienza umana"

Sono la polacca Olga Tokarczuk e l'austriaco Peter Handke i vincitori del premio Nobel per Letteratura, rispettivamente per gli anni 2018 e 2019. Quest'anno i prestigiosi premi sono due, perché l'anno scorso il premio non era stato assegnato.

Handke premiato per "aver esplorato la periferia umana"

Allo scrittore austriaco Peter Handke è stato assegnato il Nobel per la Letteratura 2019 per "il lavoro influente che con ingenuità linguistica ha esplorato la periferia e la specificità dell'esperienza umana". Definito dall'Accademia svedese per il Nobel "uno dei più influenti scrittori in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale", Handke è stato premiato per "la straordinaria attenzione ai paesaggi e alla presenza materiale del mondo, che ha reso il cinema e la pittura due delle sue maggiori fonti di ispirazione".

La vita e le opere più famose

Handke è nato a Griffen, in Carinzia, il 6 dicembre del 1942 da padre austriaco e da madre slovena. Handke, che vive in Francia a Chaville, più volte nella lista dei favoriti al prestigioso premio svedese, si è sempre distinto per il suo spirito polemico, tanto da continuare a ripetere "la narrativa è eterna, ma forse è vero, il romanzo è morto". Ma anche per aver chiesto di abolire il premio stesso. La madre morì suicida nel 1971, evento che ha segnato senza dubbio la sua vita, poi raccontato nel romanzo “L'Infelicità senza desideri”. Ha studiato giurisprudenza all'Università di Graz, ma senza mai laurearsi sia per il suo spirito critico sia per l'impegno precoce nella letteratura, nel teatro, poi con racconti, romanzi, saggi, poesie e diari. Nel 1966, a soli 23 anni, l'opera “Insulti al pubblico” ha reso famoso Handke. Per il cinema “Il cielo sopra Berlino” è nato dalla collaborazione con Wim Wenders che ha anche tratto un film dal suo romanzo “Prima del calcio di rigore”. Handke suscitò scalpore per il suo schierarsi apertamente a favore della Serbia durante la guerra serbo-bosniaca. Oggi, l'autore, drammaturgo e traduttore carinziano, è uno dei più importanti scrittori di lingua tedesca.

A Tokarczuk il premio per la sua "immaginazione narrativa"

La scrittrice polacca Olga Tokarczuk è stata invece premiata con il Nobel 2018 per la sua "immaginazione narrativa che con enciclopedica passione rappresenta l'attraversamento dei confini come forma di vita".

La vita e le opere più celebri

Originaria di Sulechow, vicino a Zielona Gora, dove è nata il 29 gennaio 1962, Olga Tokarczuk, è una delle scrittrici polacche più famose della sua generazione ed è una grande viaggiatrice. Poetessa oltre che narratrice, con il romanzo “I vagabondi”, pubblicato in Italia da Bompiani, è stata la prima polacca a vincere l'International Man Booker Prize nel 2018. In Italia sono usciti tra l'altro per E/O “Dio, il tempo, gli uomini e gli angeli” pubblicato poi da Nottetempo con il titolo “Nella quiete del tempo” e per Fahrenheit 451 “Casa di giorno, casa di notte”. Laureata in psicologia, si considera una discepola di Carl Gustav Jung e la sua formazione si riflette nelle sue opere.

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