New York, quattro senzatetto uccisi mentre dormivano: arrestato un clochard 24enne

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L’assalitore li ha colpiti con un tubo di metallo lungo quasi un metro. Un quinto uomo di 49 anni è ricoverato in ospedale con ferite gravi. Il primo corpo è stato trovato in un edificio a Chinatown. La polizia: "Attacco casuale, non premeditato"

Quattro uomini, tutti ritenuti senzatetto, sono stati uccisi nella notte a New York da un assalitore che li ha colpiti con un tubo di metallo lungo quasi un metro. Un quinto, un uomo di 49 anni, è ricoverato in ospedale con ferite gravi. L'aggressione è avvenuta mentre le vittime stavano dormendo, nell'area tra East Broadway e la popolare Bowery street, al confine tra Chinatown e il Lower east side. La polizia ha arrestato il presunto autore, un giovane di 24 anni: non sono stati forniti dettagli sulla sua identità ma sarebbe anche lui un clochard. "Il motivo, per ora, sembra essere solo un attacco casuale, non premeditato", ha spiegato Michael Baldassano, capo degli investigatori locali, escludendo moventi legati "alla razza, all'età o a qualcosa di questa natura".

Il primo cadavere trovato a Chinatown

I corpi delle vittime sono stati scoperti uno dopo l'altro, grazie alla segnalazione di una persona non coinvolta che ha chiamato il 911, il numero di emergenza americano, dieci minuti dopo la prima aggressione. La Cnn riferisce che, intorno alle due del mattino di sabato, sono stati trovati in un edificio a Chinatown il cadavere di un uomo e il 49enne ferito alla testa; gli altre tre uomini uccisi sono stati trovati in tarda mattinata in diverse zone di Broadway.

A New York una persona su 121 è senza casa

A New York il problema degli homeless conta numeri imponenti: su una popolazione di 8,5 milioni di persone quasi una su 121 è senza una casa, secondo la Bowery Mission, un gruppo impegnato nel settore. La Coalition for the Homeless ha fatto sapere che i clochard nei centri di accoglienza cittadini, allo scorso agosto, erano 61.674, comprese 14.806 famiglie con 21.802 bambini. Ma la situazione appare peggiore in altre città americane, in particolare a San Francisco e a Los Angeles, metropoli quest'ultima dove si sta valutando di dichiarare l'emergenza nazionale.

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