Il monito di Greta all'Onu: "Noi giovani siamo inarrestabili"

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L'attivista svedese ha dato il via al Youth Climate Summit all'Onu, al fianco del segretario generale Antonio Guterres. Greta è stata accolta da un'ovazione al Palazzo di Vetro

A meno di ventiquattro ore dalle manifestazioni che hanno portato milioni di persone nelle strade di tutto il mondo, un esercito di giovani attivisti si è riunito alle Nazioni Unite per chiedere azioni radicali nella lotta ai cambiamenti climatici. A guidare l'armata dei leader del futuro è stata ancora lei, la 16enne svedese Greta Thunberg, che ha aperto i lavori dello Youth Climate Summit insieme al segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres.
"Ieri milioni di persone in tutto il mondo, soprattutto giovani, hanno marciato e chiesto vere azioni sul clima. Abbiamo mostrato che siamo uniti, e che noi giovani siamo inarrestabili", ha detto Greta al Palazzo di Vetro, accolta da una vera e propria ovazione. "Spero sia un successo, voglio ringraziare il segretario generale per aver organizzato questo evento e aver invitato cosi tanti giovani attivisti", ha proseguito l'attivista, anticipando che parlerà anche nella sala dell'Assemblea Generale lunedì, per il Climate Action Summit.

"Sono entusiasta per la leadership e il dinamismo dei movimento dei giovani per l'azione sul clima", ha affermato da parte sua Guterres, dopo aver ascoltato Greta e altri attivisti provenienti da tutto il mondo. "Due anni fa, quando ho iniziato - ha proseguito -, ero molto scoraggiato. Ma a un certo punto ho capito che c'era uno slancio, in grande parte grazie al movimento dei giovani, che ha iniziato ad avere un impatto". "C'è un cambiamento, anche se non ci siamo ancora perché il riscaldamento climatico corre più veloce di noi. E ci sono tante cose che dovrebbero accadere e non accadono", ha sottolineato. "Ma c'è un cambiamento, e questo in gran parte è dovuto al coraggio con cui voi giovani avete portato avanti questo movimento - ha proseguito - arrivando a far sì' che milioni di persone nel mondo dicano chiaramente che vogliono questo cambiamento e che i leader siano responsabili".


Per l'attivista delle Fiji Kamal Karishma Kumar, se i governi non agiranno sul riscaldamento climatico, i giovani li sfiduceranno. Bruno Rodriguez, dall'Argentina, ha ricordato invece che i giovani attivisti stanno costruendo una nuova coscienza culturale, mostrando che non ci sono frontiere per la lotta al cambiamento climatico.
Al vertice ha preso parte anche il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, mentre a rappresentare l'Italia nella schiera dei leader del futuro ci sono Federica Gasbarro e Federico Brocchieri. "Sono prontissima, farò valere le mie idee e di tutti noi giovani perché essere qui è una bella responsabilità", ha detto prima dell'inizio del Youth Climate Summit la studentessa romana 24enne. Federica vuole ribadire "ciò che sosteniamo da sempre, ossia che sono necessarie azioni drastiche, lungimiranti, affinché gli accordi di Parigi vengano rispettati, affinché ci si tenga al di sotto della soglia dell'1,5 gradi centigradi, affinche' ci sia una vera decarbonizzazione dell'economia, del modo di trasportare persone e cose, insomma un vero e proprio cambio di rotta". "Parlo a nome di tutti i ragazzi che ci tengono a vivere in un futuro prossimo - ha aggiunto - di veder crescere i propri figli e a non aver paura di respirare semplicemente aria perche' non sanno cosa contiene".  

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