A guidare la graduatoria mondiale c’è il Mit di Boston. In Italia primeggia il Politecnico di Milano (41esimo posto), seguito dall'Università di Bologna (84esimo) e da La Sapienza di Roma (93esimo)
Il Mit di Boston è l'Università che garantisce maggiori e migliori possibilità di impiego ai propri laureati nel mondo. In Italia, a primeggiare in questo senso è il Politecnico di Milano, seguito dall'Università di Bologna e da La Sapienza di Roma. A dirlo è una nuova indagine di QS Quacquarelli Symonds che ha valutato oltre 700 atenei nel mondo sotto il profilo della "occupabilità" dei propri laureati.
Datori di lavoro e partnership
La graduatoria è stata stilata sulla base di cinque indicatori. In particolare, è stato chiesto ai datori di lavoro coinvolti nell’indagine di indicare da quali atenei provenissero i laureati più competenti e preparati. QS ha, inoltre, preso in esame quasi 40mila individui tra le persone più innovative, creative e facoltose al mondo per stabilire quali università stessero producendo professionisti in grado di cambiare il mondo. È stata valutata poi la capacità di ciascun ateneo di collaborare con successo con importanti aziende globali attraverso partnership legate, ad esempio, ai tirocini. Un altro indicatore ha valutato la presenza attiva dei datori di lavoro nei campus universitari negli ultimi dodici mesi, sotto forma di presentazioni aziendali o qualsiasi altra attività di autopromozione. Ai fini della classifica generale ha pesato pure il "Graduate employment rat", cioè il tasso di occupazione dei laureati a un anno dal conseguimento del titolo. Per evitare anomalie, quest’ultimo dato è stato parametrato sulla base delle condizioni economiche di ciascun Paese.
Il dominio degli Stati Uniti
A livello mondiale, è emerso un dominio statunitense, con quattro atenei a stelle e strisce nelle prime 10 posizioni, tre dei quali sul podio. Il primo posto se lo è aggiudicato il Massachusetts Institute of Technology di Boston, seguito dall'Università di Stanford e dall'Università della California a Los Angeles (UCLA). La prima delle straniere è l'Università di Sidney (quarta), mentre le prestigiose Cambridge e Oxford si trovano rispettivamente all'ottavo e decimo posto.
Il primato del Politecnico di Milano
Nella top 500 stilata da QS figurano 17 atenei italiani. A primeggiare tra gli istituti nostrani è il Politecnico di Milano, che si conferma la migliore università italiana nonostante abbia perso cinque posizioni rispetto allo scorso anno passando dal 35esimo al 41esimo posto, L’ateneo milanese è addirittura quinto al mondo se si tiene conto solo dell’indicatore riguardante la percentuale di laureati occupati entro 12 mesi dal conseguimento del titolo. A seguire c’è l’Università di Bologna che fa un grosso balzo in avanti rispetto alla classifica della scorsa edizione, passando dalla fascia compresa tra il 111esimo e 120esimo posto all’84esimo posto. Completa il podio italiano, guadagnando cinque posti rispetto allo scorso anno, La Sapienza che si classifica 93esima.
Gli altri atenei italiani in classifica
Tra le altre università italiane che figurano nei primi 500 posti ci sono il Politecnico di Torino (fascia 111-120), l’Università Cattolica del Sacro Cuore (121-130), l’Università di Padova (151-160), l’ateneo di Pisa (161-170), la Statale di Milano (201-250), le università di Torino e Trento stabili nella fascia dal 201esimo al 250esimo posto e la Federico II di Napoli (251-300). Entrano da questa edizione del ranking, nella fascia 301-500, anche Ca' Foscari, Pavia, Tor Vergata, Milano Bicocca e Verona.