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Guardia costiera italiana salva 90 migranti in acque maltesi. La Valletta: sì a trasbordo

Mondo
Una foto pubblicata da Medici Senza Frontiere su Twitter il 17 settembre 2019

I mezzi navali italiani hanno soccorso un barchino. In un primo momento Malta non ha inviato un pattugliatore per recuperare le persone salvate, poi ha cambiato idea. Intanto la Ocean Viking ha salvato altri 48 migranti. Alarm Phone: 8 corpi recuperati a largo di Sfax

Malta dice sì al trasbordo dei migranti salvati dall'Italia. Nella notte tra il 16 e il 17 settembre, la nostra Guardia costiera ha soccorso un barchino con a bordo 90 persone in acque di responsabilità di Malta. Il salvataggio è avvenuto su richiesta delle autorità maltesi e più tardi la Guardia costiera ha chiesto proprio a La Valletta di inviare un pattugliatore per il trasbordo delle persone recuperate: in un primo momento la risposta sarebbe stata negativa, poi Malta avrebbe cambiato idea. Un pattugliatore maltese, infatti, a quanto si apprende si è avvicinato alle due motovedette della Guardia costiera e ha comunicato l'intenzione di prendere a bordo le persone salvate (LO SPECIALE MIGRANTI).

Guardia costiera fa rotta verso acque territoriali maltesi

Le due motovedette della Guardia costiera si trovano poco fuori dalle acque maltesi. Dopo che Malta non aveva acconsentito a inviare un suo pattugliatore, infatti, le unità con a bordo i migranti salvati avevano fatto comunque rotta verso le acque di La Valletta, in attesa di ricevere istruzioni da parte dell'autorità Sar maltese coordinatrice del soccorso e "in attesa di definizione del luogo di sbarco".

Ocean Viking soccorre 48 migranti. Alarm Phone: 8 corpi recuperati a largo di Sfax

Intanto proseguono gli interventi nel Mediterraneo, con la nave Ocean Viking - di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere - che ha soccorso 48 migranti su una barca in difficoltà a 53 miglia dalle coste libiche. Fra loro ci sono donne, bambini piccoli e un neonato. Inoltre Alarm Phone, su Twitter, ha fatto sapere che le autorità tunisine hanno recuperato otto corpi al largo di Sfax, città sempre in territorio tunisino ma a metà strada con la capitale libica tunisi. Alarm Phone, nel dare la notizia, cita fonti tunisine e non precisa se si tratti di alcune persone che erano a bordo di un peschereccio affondato al largo delle coste tunisine di El Aouabed. "Si temono altri morti - scrive ancora Alarm Phone - Guardia costiera e pescatori locali sono ancora impegnati nelle ricerche".

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