Trump licenzia consigliere per la Sicurezza Bolton. Lui replica: "Mi sono dimesso io"

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L'annuncio delle dimissioni direttamente dall'account Twitter del presidente degli Stati Uniti. La motivazione: "Ero fortemente in disaccordo con molti dei suoi consigli come altri nell'amministrazione". Ma il diretto interessato precisa: "Ho offerto io le dimissioni"

Donald Trump annuncia su Twitter le dimissioni di John Bolton, il consigliere per la sicurezza nazionale. Motivazione: non era d’accordo con lui. Così il presidente degli Stati Uniti ha spiegato di aver chiesto a Bolton di farsi da parte e già la prossima settimana verrà nominato un suo successore. "Ero fortemente in disaccordo con molti dei suoi consigli come altri nell'amministrazione", ha scritto Trump nel suo tweet. Ma sulla questione, a stretto giro, è arrivato il commento del diretto interessato, che da Twitter ha precisato: "Ho offerto le mie dimissioni ieri sera e il presidente Trump ha detto: ‘Parliamone domani’".

Alla sicurezza era già saltato Michael Flynn

John Bolton aveva rimpiazzato nel ruolo di consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Michael Flynn, uno dei nomi coinvolti nel Russiagate. Il presidente Trump aveva licenziato Flynn dicendo che "aveva mentito all'Fbi". Già da tempo si parlava di dissapori soprattutto tra Bolton e il segretario di Stato Mike Pompeo. Divergenze che avrebbero riguardato in particolare la linea da tenere sui principali dossier di politica estera e di sicurezza nazionale, come l'Afghanistan, l'Iran, il Venezuela e la Corea del Nord. Ma sembra che anche il presidente Trump fosse ormai diventato personalmente insofferente nei confronti di Bolton, da lui considerato eccessivamente interventista e accusato di non seguire a dovere la sua linea.

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