Marlon Brando testimoniò su Michael Jackson: "Mi convinsi che fosse pedofilo a Neverland"

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(Getty Images)

Secondo quanto rivela il Los Angeles Times, l'attore nel 1994 fu convocato dalla procura mentre il cantante era sotto indagine per presunte molestie ad un ragazzino. Nella testimonianza Brando rivela dettagli di una cena e di una drammatica conversazione con la popstar

Marlon Brando testimoniò contro Michael Jackson, nel 1994, confermando le accuse di pedofilia a carico del cantante, morto nel 2009, che all'epoca era sotto indagine per presunte molestie ad un ragazzino. A rivelarlo è il Los Angeles Times, che rispolvera una testimonianza giurata rilasciata dall'attore, morto nel 2004, scrivendo che il documento verrà rivelato nell'episodio finale di un podcast realizzato da Brandon Ogbor, 'Telephone Stories: The Trials of Michael Jackson', in programma da domenica sul sito Luminary.

La cena a Neverland tra Brando e Jackson

Secondo il Los Angeles Times, Brando fu convocato dalla procura di Los Angeles, che era venuta a sapere dell'ottimo rapporto tra il re del pop e la star del cinema. Il figlio di Brando, Miko, faceva da autista a Jackson. Pare inoltre che l'artista insegnasse a danzare a Brando, che in cambio gli dava lezioni di recitazione. Nella testimonianza l'attore rivela dettagli di una cena avuta con la popstar nella sua lussuosa magione a Neverland Ranch, confessando agli inquirenti che all'inizio aveva pensato che Jackson fosse gay ma che in seguito era "molto ragionevole concludere che poteva aver avuto qualcosa a che fare con quei ragazzini".

La testimonianza dell'attore

Ogbor avrebbe verificato l'autenticità della deposizione con Lauren Weis, uno dei due procuratori che indagarono sul cantante. "Stavamo parlando - si legge nella testimonianza di Brando - delle emozioni umane e di dove esse arrivino. Gli chiesi se fosse ancora vergine e cominciò a sghignazzare e ad arrossire, mi disse solo: 'oh, Brando'. E allora insistetti: 'Dunque, come fai con il sesso?'; arrossì e si imbarazzò moltissimo". L'attore racconta di aver chiesto a Jackson se si masturbasse e con gli investigatori aggiunge che "Michael vive in un mondo completamente diverso, non vive emozioni reali".

Brando: "Mi disse che odiava suo padre e scoppiò in lacrime"

Brando aggiunge: "Mi ha detto che odia suo padre ed è scoppiato in lacrime. Per questo non ho insistito, ho proseguito in punta di piedi, ho capito che viveva una vita difficile, nell'isola che non c'è, impossibile per un 35enne, specialmente se ha a che fare con lo show business". Brando chiede poi chi siano i suoi amici e Jacko risponde "Non conosco e non mi piace nessuno della mia età'". "Perché?" gli chiede Brando. "Non lo so, non lo so" risponde Jacko in lacrime.

Le indagini su Michael Jackson

Michael Jackson è stato indagato per due volte per molestie contro i minori. La prima volta non è stato processato; la seconda, nel 2005, andò a processo ma venne prosciolto da tutte le accuse. La popstar morta il 25 giugno del 2009, proprio ieri, 29 agosto, avrebbe compiuto 61 anni.

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