Incendi Amazzonia: Timberland, North Face e Vans sospendono acquisto di cuoio dal Brasile

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La holding americana VF Corporation, proprietaria di 18 grandi marchi, molti dei quali legati alla produzione di scarpe, ha annunciato che non acquisterà più materie prime brasiliane. Una decisione forse legata agli incendi che stanno devastando la foresta amazzonica

VF Corporation - colosso americano della produzione di scarpe che comprende 18 grandi marchi tra cui Timberland, Kipling, North Face e Van - ha annunciato che non acquisterà più materie prime, tra cui il cuoio, dal Brasile. La motivazione è che il Paese non rispetta quelli che la società considera "i requisiti di forniture responsabili". Una decisione probabilmente collegata agli incendi che stanno devastando la foresta pluviale dell’Amazzonia.

Fornitori non responsabili, niente più cuoio brasiliano

La decisione della società VF Corporation è stata presa dopo una valutazione negativa del rispetto dei requisiti di reponsabilità che l’azienda richiede ai fornitori, dichiarando di non poter più "garantire in modo soddisfacente che i volumi minimi di pelletteria acquistati da fornitori brasiliani rispettino questo impegno".

La società: "Acquisti sospesi finché non avremo garanzie sull'ambiente"

In una dichiarazione inviata al quotidiano brasiliano O Globo, la holding con sede a Denver, Colorado, ha spiegato che dal 2017 lavora per garantire che i suoi fornitori soddisfino i requisiti di "approvvigionamento responsabile". Da qui la decisione da parte di VF Corporation di sospendere l’acquisto di cuoio, anche se non è stato chiarito se la decisione sia direttamente correlata agli incidenti nella foresta pluviale dell'Amazzonia. "Gli acquisti saranno sospesi fino a quando non vi sarà la certezza che i materiali utilizzati nei nostri prodotti – conclude la nota dell’azienda – non contribuiranno al danno ambientale nel Paese".

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