Dal Viminale, Salvini esulta per la firma dei ministri M5s Trenta e Toninelli al divieto di ingresso nelle acque italiane per la nave Eleonore, della ong tedesca Lifeline. Intanto, l'Oim teme 40 morti, tra cui donne e bambini, nel nuovo naufragio davanti alla Libia
Ci sarebbero 40 morti, e tra questi anche donne e minorenni, dopo il naufragio di un barcone davanti alle coste libiche, precisamente al largo della città portuale di al Khums (Homs), 97km a sudest di Tripoli. Lo fa sapere la sezione libica dell'Oim (Organizzazione internazionale migrazioni). La Guardia Costiera libica ha recuperato cinque corpi, tra cui quelli di una donna e di un bambino. Secondo quanto si apprende, sul barcone si trovavano decine di persone, anche se il numero non è ancora chiaro. La Marina riferisce che 65 migranti sono stati salvati mentre proseguono le ricerche per eventuali sopravvissuti o cadaveri.
Alarmphone denuncia: "La politica europea uccide"
Nella notte, Alarm Phone aveva raccolto una richiesta di soccorso da un barcone in difficoltà con un centinaio di migranti a bordo. La piattaforma ha riferito che ci sarebbero "molti morti" e che sarebbero 90 le persone recuperate dalla Guardia Costiera. "Non è ancora chiaro - denuncia Alarm Phone in un tweet - quanti sono morti e quanti sopravvissuti. Questi sono i tuoi morti Europa. La tua politica di deterrenza uccide". L'Oim ha confermato che circa 60 persone sono state riportate a terra.
Stop alla nave Eleonore
Intanto dopo Matteo Salvini ed Elisabetta Trenta, anche il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha firmato il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque italiane per la nave Eleonore della ong tedesca Lifeline, che aveva lasciato la zona sar libica dirigendosi verso nord, dunque verso le coste italiane. Ciò ha fatto scattare la soddisfazione del Viminale, "per la ritrovata compattezza del governo", in un giorno in cui sono in corso le trattative per la formazione di un governo giallorosso.