Un rapporto della Nazioni Unite, basato sui dati dei servizi di intelligence di tutti i paesi membri, pone l’attenzione sul rischio di nuovi attacchi terroristici. Nel rapporto non viene però indicato nessun obiettivo preciso
Entro la fine dell'anno potrebbero verificarsi nuovi attacchi terroristici da parte dell'Isis. È l'allerta contenuta in un rapporto dell'Onu basato sui dati dei servizi di intelligence di tutti i paesi membri secondo il quale ci sarebbero 30.000 foreign fighters che potrebbero essere ancora vivi e pronti all'azione in tutto il mondo. "Alcuni potrebbero unirsi ad al Qaeda o ad altre sigle terroristiche che potrebbero emergere. Alcuni diventeranno leader o radicalizzatori".
Nel rapporto non viene indicato nessun obiettivo preciso
Nel rapporto di 24 pagine si analizza il rischio attentati per area geografica ma senza indicare obiettivi precisi. In Europa si calcola che siano circa 6.000 i foreign fighters partiti per la Siria e l'Iraq. Un terzo è stato ucciso, un altro terzo è rimasto nella regione o è fuggito altrove. Duemila sono tornati in Europa e questo fa sì che la minaccia nel continente "resta alta".
La ricerca dell'Onu si concentra poi sull'Africa occidentale che ha visto un notevole incremento degli atti di violenza compiuti da militanti islamici.