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Messico, tre italiani arrestati per truffa: falsificavano attrezzature cinesi

Mondo
Foto d'archivio Getty

Il gruppo falsificava trivelle, trapani e saldatrici cinesi per riconvertirli in altri strumenti simili, ma di marche prestigiose e con prezzi molto più elevati. I tre uomini sono stati fermati dalla polizia dello Stato meridionale di Michoacán, a Morelia

Falsificavano attrezzature provenienti dalla Cina per riconvertirle in altre simili, ma di marche prestigiose. La truffa, messa in atto da tre italiani, è stata scoperta dalla polizia messicana che, il 12 luglio, ha arrestato il gruppo a Morelia, capitale dello Stato meridionale di Michoacán.

La truffa: attrezzature falsificate vendute ad alti prezzi

Come sostiene il quotidiano messicano Reforma, i tre 'commercianti' acquistavano trivelle, trapani e saldatrici a cui poi toglievano la provenienza cinese, applicando invece etichette di marche conosciute come per esempio Makita e Lincoln Electric. In questo modo, attrezzi del valore di 40-60 dollari venivano camuffati, con fatture false, in altri di prezzo molto superiore, che potevano arrivare a costare fra i 300 e 1.000 dollari.

I tre italiani erano attivi anche in altri Paesi latinoamericani

Secondo le indagini, i tre italiani avrebbero commesso le loro truffe non solo in vari Stati messicani, fra cui quelli centrali di San Luis Potosí e Guanajuato, quello di Veracruz (Sud) e quello di Nuevo León (Nord), ma anche in altri Paesi latinoamericani come l’Honduras, il Guatemala e l’Ecuador. I tre, inoltre, avrebbero colpito anche in Canada. Secondo il portale messicano Revolución Social, emerge anche che i tre stavano per essere messi in libertà provvisoria, ma all'ultimo minuto sarebbero stati trattenuti in carcere perché due di loro erano ricercati in Italia.

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