Il presidente: "Sto ordinando alla mia amministrazione di esplorare ogni soluzione per proteggere la libertà di espressione". Nel mirino del tycoon pure bitcoin e Libra, la moneta virtuale proposta da Facebook
"Più trasparenza, più responsabilità e più libertà". E’ quanto chiede ai social in un tweet il presidente americano Donald Trump, che ieri alla Casa Bianca ha spaziato in lungo e in largo sul tema durante il "social media summit", al quale hanno preso parte soltanto esponenti conservatori. Il tycoon ha criticato le principali piattaforme accusandole di "discriminazione e rimozione" dei contenuti conservatori e ha annunciato: "Sto ordinando alla mia amministrazione di esplorare ogni soluzione regolatoria e legislativa per proteggere la libertà di espressione". Trump ha poi attaccato le criptovalute, i bitcoin e Libra, la moneta virtuale proposta da Facebook.
Trump: "Alcune aziende praticano repressione"
Prima di iniziare il "social media summit", senza rappresentanti di Facebook e Twitter non invitati alla Casa Bianca, Trump in un tweet ha parlato di "enorme disonestà, pregiudizio, discriminazione e repressione praticati da alcune aziende. Non permetteremo loro di farla franca ancora per molto".
Trump: "Criptovalute basate sul nulla"
Dal presidente americano anche un affondo contro le valute virtuali: "Non sono un fan di bitcoin e altre criptovalute, che non sono soldi e il cui valore è altamente volatile e basato sul nulla", twitta ancora il presidente americano. "Similmente Libra, la moneta virtuale di Facebook, avrà poco sostegno ed affidabilità. Se Facebook e altre compagnie vogliono diventare una banca devono ottenere un nuovo documento di autorizzazione bancaria ed essere soggetti a tutte le regole bancarie, come le altre banche, sia nazionali che internazionali", aggiunge. Secondo il tycoon, i "cripto asset non regolati possono facilitare comportamenti illegali, compreso il commercio di droga ed altre attività illecite. In Usa abbiamo solo moneta reale, ed è più forte che mai. E' chiamata dollaro statunitense!”.