Australia, code di turisti sull’Uluru prima che entri in vigore il divieto di scalata

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Dal 26 ottobre scatta il divieto di arrampicata sull’Ayers Rock, il monolite rosso nel deserto australiano, luogo sacro per gli aborigeni. Centinaia di persone stanno prendendo d’assalto il sito nelle ultime settimane, come testimoniano le foto riprese anche da Storyful

Uno dei luoghi più affascinanti e iconici dell’Australia, l’Uluru (o Ayers Rock), l’enorme monolite rosso di arenaria nel cuore del deserto nel Northern Territory, è stato preso d’assalto dai turisti negli ultimi giorni. Code di visitatori si sono accalcati in quello che è considerato un luogo sacro dagli aborigeni australiani. Il motivo è che a partire da ottobre 2019 è stato stabilito il divieto di arrampicata. E così centinaia di climber o semplici curiosi stanno approfittando delle ultime settimane utili prima che la zona sia interdetta. Sui social sono tantissime le immagini, tra cui alcune selezionate da Storyful (Credit: Glenn Minett via Storyful), che mostrano serpentoni di persone in coda per l’ascensione alla roccia.
uluru

Divieto di scalata dal 26 ottobre 2019

Già nel 2017 l’amministrazione dell’Uluru-Kata Tjuta National Park ha annunciato la limitazione nella visita al sito a partire dal 26 ottobre 2019, una data simbolica perché simboleggia l’anniversario del giorno in cui la zona è tornata ai suoi antichi proprietari, gli Anangu. Gli aborigeni considerano molto sacrilega la scalata all’Uluru. Superstizione o meno, sono oltre 35 le persone morte scalando la roccia dagli anni ’50 a maggio 2019. L’attuale picco di presenze sta causando molte critiche, perché molti turisti fanno camping in modo illegale e lasciano spazzatura.

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