Un aereo presidenziale da 5 miliardi di rubli, un assaggiatore e un'auto che faticherà a passare per i portoni del Quirinale e di Palazzo Chigi. Ecco alcuni dei dettagli della visita in Italia del leader del Cremlino
Vladimir Putin torna in Italia per una visita istituzionale dopo 4 anni. Con lui un nutrito gruppo di ministri e imprenditori, ma anche un’auto che potrebbe creare qualche problema per le sue enormi dimensioni. Sarà una permanenza che durerà 10 ore, tra incontri ufficiali e uno probabilmente informale e strettamente privato, con Silvio Berlusconi. Ecco tutte le curiosità sulla visita del presidente russo a Roma.
L'aereo presidenziale da 5 miliardi di rubli
Putin è arrivato in Italia con l’aereo presidenziale russo: è l'Ilyushin 96-300Pu, un mezzo del valore di 5 miliardi di rubli, vale a dire 70 milioni di euro. Ma c'è anche una flotta di altri velivoli di scorta e aerei cargo per auto e mezzi di telecomunicazione. Dopo il saluto delle forze armate, da Fiumicino il percorso di Putin è proseguito verso il Vaticano a bordo di un mezzo che ha già fatto discutere.
L'ammiraglia dalle grandi dimensioni
L’ammiraglia scelta per trasportare Putin è un’Aurus Senat L700 sviluppata dalla NAMI di Mosca. Le dimensioni della vettura corazzata sono gigantesche, con una lunghezza che supera i 6 metri e mezzo, e una larghezza di 2 metri. Nessuna auto di queste proporzioni ha mai varcato i portoni del Quirinale e di Palazzo Chigi, sedi dove il presidente russo presenzia agli incontri istituzionali.
L'appuntamento non ricambiato con il Papa e i ritardi
Subito dopo l'atterraggio a Fiumicino, Putin è stato ricevuto in Vaticano da Papa Francesco. Quattro anni fa il presidente russo si presentò con un’ora di ritardo, tirando in ballo per giustificarsi il traffico e una lunga trattativa con Matteo Renzi. E anche quest'anno ha finito per presentarsi 50 minuti dopo l'orario fissato. Quello di oggi è il suo terzo incontro con Papa Francesco, ma il Cremlino ha già fatto sapere che al Pontefice non verrà ricambiato l’invito per evitare tensioni con la Chiesa ortodossa.
Chi accompagna il presidente russo
Il presidente russo è accompagnato da una delegazione di stampo prevalentemente economico: con lui il capo della Confindustria russa Alexander Shokhin, quello del fondo per gli investimenti Igor Shuvalov, l'ad di Rosneft Igor Sechin, il numero uno delle Ferrovie russe Oleg Belozerov. E altri grandi nomi, tra cui ovviamente i politici: il ministro degli Esteri Sergej Lavrov e quelli del Commercio, dell'Energia, della Cultura e della Sanità.
Le misure di sicurezza: mille agenti e una Roma blindata
Il centro di Roma è completamente blindato. È stata istituita una "green zone" su un’area che comprende una cinquantina di strade bloccate al traffico. Ma le misure di sicurezza non finiscono qui: è proibito ciascun tipo di manifestazione, le comunicazioni telefoniche sono schermate e tutto lo spazio aereo è sorvegliato da droni ed elicotteri. Impiegati circa un migliaio di agenti, tra cui tiratori scelti appostati su tetti e terrazze, artificieri e uomini in borghese delle forze speciali. Non manca ovviamente anche la scorta personale di Putin, che viene accompagnato in ogni suo spostamento da oltre 30 auto blindate. E la settimana scorsa un team di ex Kgb era già stato nella Capitale per tutti i sopralluoghi necessari.
Un hotel prenotato senza pernottamento
Per quanto la visita sia breve e non preveda pernottamenti, è stato prenotato anche un hotel, il St Regis, come base per lo staff. Qui, all’interno di una zona sorvegliatissima, se avrà tempo, potrebbe riposare anche lo stesso Putin.
La colazione, la cena e l'assaggiatore
Il primo incontro istituzionale in territorio italiano è una colazione di lavoro con Mattarella al Quirinale, dove è stato issato il tricolore russo. Poi l'incontro con il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi e, dopo il Forum di dialogo Italia-Russia alla Farnesina, la cena. Il pasto della sera a Villa Madama è offerto proprio da Conte e tra gli invitati non mancano Salvini, Di Maio e il ministro degli esteri Enzo Moavero Milanesi. Ad accompagnare tutti questi eventi culinari, però, c'è soprattutto l'assaggiatore di Putin. Pare che il leader del Cremlino non mangi nulla che non sia prima stato sottoposto ad attenta verifica dall’assaggiatore. Non è tanto una questione di qualità, ma piuttosto una prudenza presidenziale per evitare avvelenamenti a sorpresa.
L'omaggio informale
Nel programmare la visita, Vladimir Putin aveva pensato a una tappa, prima della partenza, a L'Aquila oppure a Bari per omaggiare le reliquie di San Nicola, patrono di tutte le Russie. Tuttavia non ci sarà tempo. Ci potrebbe essere invece lo spazio per un incontro informale con l'amico Silvio Berlusconi.