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Yulin, in Cina torna il festival della carne di cane: protestano gli animalisti

Mondo

Inizia il 21 giugno la manifestazione in cui migliaia di cani - spesso tenuti in gabbie strette, senza cibo e acqua - vengono uccisi e mangiati. Secondo il report di World Dog Alliance, nel mondo sono 30 milioni i cani mangiati ogni anno, di cui oltre 10 milioni in Cina

Dal 21 al 30 giugno, Yulin, in Cina, sarà la sede del Lychee and Dog Meat Festival, il Festival della carne di cane. In occasione della manifestazione, che si svolge dal 2010 in concomitanza con il solstizio d’estate, migliaia di cani vengono uccisi e mangiati. Secondo il report di World Dog Alliance, nel mondo sono 30 milioni i cani ammazzati e mangiati ogni anno, di cui oltre 10 milioni solo in Cina, dove il consumo della carne di cane risale a circa 4mila anni fa. Il 70% sono animali domestici sottratti alle famiglie.

Le petizioni contro il Festival

Il festival è fortemente contestato anche per la brutalità con cui vengono trattati i cani destinati al macello. Gli animali vengono in molti casi stipati in gabbie metalliche strette, senza cibo e acqua. Alcuni sono rubati alle loro famiglie, altri vengono trovati in strada e buttati in gabbia. Poi, nei giorni del Festival, avviene la mattanza. Sono tantissime le petizioni online che chiedono di porre fine all’evento: una su change.org ha raggiunto oltre 3,5 milioni di firme. A battersi sono numerose organizzazioni internazionali animaliste, come PetaWild Animal Awareness e la stessa World Dog Alliance. Il consumo di carne di cane - secondo il report World Dog Alliance - avviene frequentemente in Cina, Vietnam, Filippine e Corea del Sud. Anche Humane Society International Italia ha condiviso su Facebook la foto dei cani in gabbia e la testimonianza di un attivista cinese.

Al via in Italia iter legge per divieto consumo carne di cane

In Italia pochi giorni fa l'onorevole Michela Vittoria Brambilla ha presentato una proposta di legge finalizzata a combattere questa manifestazione e a sostenere a livello internazionale la World Dog Alliance. La parlamentare sottolinea che "appare necessario introdurre il divieto esplicito di consumare la carne di cane, assistito da opportune sanzioni penali, per riconoscere compiutamente il ruolo che questi animali hanno assunto nella nostra società e per contribuire ad affermare tale principio a livello internazionale". La proposta di legge presentata sancisce il divieto di macellare cani e gatti, di consumarne le carni e di commerciarle e cataloga la condotta a delitto, punito con la reclusione da due mesi a un anno e con la multa da 2.000 a 50.000 euro. Anche in Italia, come negli Usa, Hong Kong, Australia meridionale, Austria e Germania e altri Paesi, potrebbe dunque arrivare il divieto di macellare, commercializzare e consumare carni di cane e gatto anche se ad oggi - come spiega Brambilla - "non vi siano sostanzialmente prove del consumo di carne canina o felina in Italia, se non alcuni casi sospetti e comunque sporadici o riconducibili al comportamento di squilibrati”.

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