Platini fermato e poi rilasciato: accusato di corruzione per assegnazione Mondiali Qatar

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L'ex presidente della Uefa è accusato di aver pilotato la procedura di assegnazione della sede dell'evento. L'avvocato: "Totalmente estraneo ai fatti". Fifa: "Preoccupati". Blatter: "Grandissima sorpresa"

L'ex presidente della Uefa Michel Platini  ed ex campione della Juventus è stato fermato e poi rilasciato con l'accusa di corruzione privata nell’ambito dell’inchiesta sul presunto caso di corruzione nell’assegnazione dei Mondiali di calcio del 2022 al Qatar. Secondo le accuse, l’ex campione di calcio internazionale avrebbe pilotato la procedura che ha poi portato a scegliere il Paese arabo come sede dell’evento. Prima di trovare conferma, la notizia è stata anticipata dai media francesi; dal sito Mediapart e da Le Monde. "Assicuriamo impegno a cooperare in qualsiasi inchiesta", dice la Fifa che definisce "preoccupante" la notizia del fermo dell'ex presidente Uefa. Platini si dichiara "totalmente estraneo ai fatti", fa invece sapere il suo avvocato attraverso un comunicato postato sui social da Dan Roan, giornalista di Bbc. "Per me è una grandissima sorpresa,è una cosa di cui si era già parlato. Non so perché si torna all'improvviso su questa storia", dichiara l'ex presidente della Fifa, Sepp Blatter, in un'intervista a L'Equipe, in cui torna a insistere sul ruolo determinante avuto dalla Francia nell'attribuzione dell'organizzazione dei mondiali 2022 al Qatar.

"Estraneo ai fatti"

Platini, si legge nella nota, "non ha nulla da rimproverarsi ed è totalmente estraneo dai fatti. Sta collaborando con gli inquirenti e rispondendo a tutte le domande". Il legale sottolinea poi che l'ex presidente Uefa "non è stato arrestato ma è stato ascoltato come testimone nell'ambito dell'inchiesta".

Accusa di corruzione

L'inchiesta, su cui indaga la Finanza francese, vede coinvolti anche Sophie Dion e Claude Gueant, ex consiglieri di Sarkozy quando questi era presidente di Francia. Entrambi sono indagati a piede libero e sono stati ascoltati dagli inquirenti. L'assegnazione della Coppa del Mondo in Qatar risale al 2010, nel periodo (2007-2015) in cui l'ex campione della Juventus era a capo della Uefa.

Platini e i problemi da dirigente

I mandati dell'ex campione attraversano periodi piuttosto difficili e controversi: nel 2015, a seguito di indagini della magistratura svizzera, Platini viene sospeso per 90 giorni dal comitato etico della FIFA, accusato di avere illegalmente percepito due milioni di franchi svizzeri dall'allora presidente Sepp Blatter come compenso per consulenze svolte tra il 1999 e il 2002. Pochi mesi dopo il comitato etico della FIFA lo squalifica per otto anni da tutte le attività calcistiche, un'accusa che lo porta ad annunciare l'intenzione di dimettersi da presidente della UEFA. Nel 2018 la magistratura elvetica scagiona ufficialmente Platini da ogni accusa, non ravvisando reati nel suo operato. Ora un altro capitolo giudiziario con il fermo per la presunta corruzione legata all'assegnazione dei Mondiali 2022. 

L'indagine

L’inchiesta è partita nel 2016, quando la Pnf  - Finanza francese - ha aperto un’indagine preliminare per “corruzione privata”, “cospirazione criminale”, "influenza del traffico e influenza commerciale" attorno all’assegnazione del torneo al Qatar. Platini, che ha ammesso di aver votato per il Paese arabo, ha già testimoniato nel dicembre 2017. Sospeso dalla Fifa per "violazione del codice etico" fino a ottobre, doveva inizialmente essere ascoltato come testimone.

La cena del 2010

Il Pnf, sottolinea Le Monde, si interessa in particolare al pranzo organizzato il 23 novembre 2010 all'Eliseo, in presenza di Sarkozy, Platini, dell'attuale emiro qatarino Tamim Ben Hamad Al Thani e dell'allora primo ministro Hamad Ben Jassem. A quel pranzo, continua Le Monde citando proprie fonti, erano presenti anche Dion e Gue'ant.

Le accuse di France Football

Scopo di quell'incontro - racconta un'inchiesta del 2013 di France Football - sarebbe stato quello di convincere Platini a votare per il Qatar nello scrutinio sull'assegnazione del Mondiale 2022, in cambio di cospicui investimenti degli sceicchi. Promessa mantenuta, sia da parte di Platini sia da parte dei qatarioti, che pochi mesi dopo compreranno il Paris Saint-Germain e lanceranno la campagna acquisti più costosa che si sia mai vista Oltralpe.

Sempre secondo il giornale francese, l'assegnazione del torneo iridato al piccolo, ma potente, Stato del Golfo era stata influenzata da "atti di collusione e corruzione". Un'assegnazione contestata fin da subito per la scelta di giocare in Qatar nella stagione estiva (tanto da spingere la Fifa a spostare il torneo tra novembre e dicembre) o per le scarse tutele degli operai coinvolti nella costruzione degli stadi, che hanno causato diversi morti nei cantieri. 

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