Il filmato manipolato con l’intelligenza artificiale è stato creato da due artisti statunitensi. Una sfida alle policy della società californiana, che qualche settimana fa aveva confermato di non voler limitare la diffusione di questi video
Un video in cui Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Facebook, si rivolge agli spettatori e dice: "Immaginate per un secondo: un uomo con il controllo totale di dati rubati di miliardi di persone, tutti i loro segreti e le loro vite”? Evidentemente un falso, realizzato però talmente bene da sembrare vero. È la creazione di due artisti statunitensi, che hanno condiviso su Instagram un filmato manipolato - diventato in breve tempo virale - in cui si vede il fondatore del popolare social network ammettere di avere il controllo sulle vite degli utenti. Una provocazione, che alimenta il dibattito sull’informazione e sul rapporto di Facebook con le fake news: solo due settimane fa, infatti, il social ha rifiutato di rimuovere un video manipolato della speaker della Camera Nancy Pelosi “ubriaca”.
La tecnologia deepfake
"Devo tutto a Spectre. Spectre mi ha insegnato che chiunque controlla i dati controlla il futuro", dice ancora Zuckerberg nel video manipolato, riferendosi all'organizzazione guidata dal “cattivo” dei film di James Bond. Questi contenuti sono conosciuti come deepfake, video falsi realizzati grazie all'uso software basati su intelligenza artificiale in grado di ricreare il volto e la voce di una persona facendogli fare e dire cose che non ha mai né detto né fatto. L’azione degli artisti Bill Posters e Daniel Howes sembrerebbe una sfida alle stesse policy della società californiana, che qualche settimana fa aveva confermato di non avere alcuna intenzione di limitare la diffusione di questa tipologia di video.
Facebook: “Tratteremo questo video come tutti gli altri”
Il video originale, su cui il falso è stato realizzato, è tratto da un discorso fatto a settembre 2017 da Zuckerberg in cui ipotizzava interferenze russe nella campagna elettorale americana dell'anno precedente. "Tratteremo questo contenuto nello stesso modo in cui trattiamo tutte le informazioni false su Instagram", ha detto a Motherboard un portavoce del social. "Se i controllori dei contenuti del social lo considerano falso, lo filtreremo nelle ricerche per hashtag”, ha aggiunto.