Nigel Farage a Sky TG24: "Impressionato dalla Lega, ma noi più vicini al M5S". VIDEO

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Il leader euroscettico ha parlato di Brexit, Trump e anche della politica italiana. Oggi è stato a Downing Street per consegnare una lettera in cui formalizza la richiesta al governo Tory di coinvolgere il suo partito nei negoziati con Bruxelles

Questa mattina il leader del Brexit Party, Nigel Farage, si è presentato a sorpresa a Downing Street per consegnare una lettera in cui formalizza la richiesta al governo Tory di coinvolgere il suo partito, dopo il successo alle elezioni Europee di maggio, nei negoziati con Bruxelles per l'uscita dall'Ue. Ai microfoni di Sky Tg24, Farage ha parlato della Brexit e dell’accordo commerciale offerto dal presidente Usa Donald Trump, ma anche dei politici italiani. “Sono stato molto impressionato da lui (ndr: Salvini) - ha detto il leader euroscettico - e da come si sono comportati i suoi. Ma noi siamo più vicini al M5S”.

L’accordo con gli Usa per la Brexit

Parlando di Donald Trump, Farage ha ammesso che il presidente degli Usa sta offrendo al Regno Unito “un accordo commerciale molto importante, competitivo, senza delle regole del mercato unico. E visto quanto sono state difficili le cose con Bruxelles, forse dovremmo accettare questo accordo”. A proposito dei negoziati che riguardano il sistema sanitario, il leader ha specificato che "si deve mettere tutto sul tavolo, se poi noi non vogliamo che le imprese americane entrino anche in quel gruppo, ne parleremo" (VIDEO).

"Non voglio rovinare l'ultimo giorno di Theresa May"

Il leader del Brexit Party ha parlato anche di Theresa May. "Oggi è il suo ultimo giorno e non vorrei rovinarglielo dicendo qualcosa di cattivo. Lei ha avuto una situazione molto difficile - ha spiegato - e avere un leader che era una ‘remainer’ è stato un errore".

“La Lega ha avuto molto successo”

Sulla situazione politica italiana, invece, Farage non mette in discussione il successo della Lega, ma ha chiarito che dal punto di vista politico il Brexit party “è più centrista”. Alla domanda se si sente più vicino al M5S, il leader inglese ha spiegato che forse ci sono più punti in comune rispetto al partito di Salvini, ma “ci sono culture differenti, nessun Paese in Europa è uguale all’altro" (VIDEO).

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