Dopo il decesso di uno scalatore americano, avvenuto mercoledì, sono stati registrati ancora un paio di decessi a causa degli ingorghi, e delle conseguenti attese al gelo a oltre 8mila metri, che si sono creati sulla vetta più alta al mondo
Dopo aver registrato il decesso di uno scalatore americano, confermato anche dalla Cnn, altre due persone, entrambe indiane, sono morte sul monte Everest. La causa, probabilmente, sono le code che si sono venute a creare sulla vetta. Lo hanno riferito gli organizzatori delle spedizioni per gli scalatori. Con la bella stagione, sono tanti quelli che hanno preso d'assalto la montagna più alta al mondo. Un affollamento che ha creato veri e propri ingorghi per arrivare in vetta, con gente costretta ad attendere oltre due ore al gelo sopra gli 8mila metri di altezza.
Sono sette le vittime nelle ultime settimane
Secondo quanto riporta il Kathmandu Post, pochi giorni fa gli organizzatori delle spedizioni e il governo nepalese avevano affermato che il sovraffollamento sull'Everest non era una eventualità che poteva destare preoccupazione. Ma con i due scalatori indiani, sale a sette il numero delle vittime sul monte nelle ultime settimane.