In una lettera Isaias Rodriguez ha ribadito la sua fedeltà al presidente Nicolás Maduro ma ha deciso di interrompere la sua missione anche a causa delle sanzioni Usa: “La banca italiana mi ha chiuso le porte”
L’ambasciatore del Venezuela in Italia, Isaias Rodriguez, si è dimesso ieri dal suo incarico. In una lunga lettera diffusa attraverso i social network, ha ribadito di “condividere la causa” del presidente Nicolás Maduro ma ha dichiarato di non essere più in grado di proseguire la sua missione per le troppe difficoltà, soprattutto finanziarie, dovute alle sanzioni Usa sostenute dal sistema bancario italiano.
L'ambasciatore ribadisce la sua fedeltà a Maduro
Nella lettera rivolta a Maduro, l'ambasciatore ha ribadito la sua fedeltà al presidente e ha spiegato: "La sua causa è la mia, mi ha trattenuto come un campo magnetico, come una calamita. Con una fede assoluta mi sono aggrappato al chavismo, come fosse una tavola nell'oceano di contraddizioni che circonda il suo governo".
"Mia moglie ha venduto i vestiti regalati dal suo ex marito"
Fra i motivi della sua rinuncia, Rodriguez ha detto di volersi dedicare anche ad “essere nonno” e ha ribadito di lasciare l'incarico "senza rancori e senza denaro; mia moglie ha appena venduto i vestiti che gli aveva regalato il suo precedente marito per poter sopravvivere di fronte all'embargo nordamericano".
"La banca italiana mi ha chiuso le porte"
"Sto cercando di vendere l'auto che ho comprato quando sono arrivato in ambasciata – ha affermato Rodriguez nella lettera per Maduro - e come lei sa non ho un conto bancario perché i 'gringos' mi hanno sanzionato e la banca italiana mi ha chiuso le porte".