Migranti, Alarm Phone: barcone in avaria in acque libiche. A bordo 150 persone

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L’allarme è stato lanciato avvertendo le autorità di Roma, Malta e Tripoli. Un'imbarcazione della Guardia Costiera libica sarebbe in avvicinamento, ma da Alarm Phone dicono di non riuscire a contattare né la barca né le autorità libiche

Alarm Phone ha segnalato oggi al comando generale della Guardia costiera a Roma la presenza di un barcone in avaria e a rischio affondamento con circa 150 persone a bordo in acque Sar (Ricerca e soccorso) libiche. Sul barcone ci sarebbero molte donne e bambini. Dopo aver scritto su Twitter che un'imbarcazione della guardia Costiera Libica "si starebbe avviando verso il barcone", Alarm Phone ha poi aggiunto di non riuscire più a mettersi in contatto con la barca e che "la c.d. #GuardiaCostieraLibica continua a non essere raggiungibile". "Alle 16.12 la Guardia Costiera italiana ci ha detto di non avere informazioni sul caso e ha chiuso la conversazione", ha fatto sapere la rete (LO SPECIALE MIGRANTI).

"Due persone svenute e in condizioni critiche"

"Non riusciamo più a metterci in contatto con la #barca. L'ultima comunicazione è stata alle 13.49 e ci hanno informato che due persone sono svenute e sono in condizioni mediche critiche. La c.d. #GuardiaCostieraLibica non reagisce più alle nostre chiamate", si legge sul profilo Twitter di Alarm Phone. In precedenza, la rete aveva scritto di aver saputo che "un velivolo di #eunavformed si sta dirigendo nella zona, e pare che un'imbarcazione della c.d. guardia Costiera Libica si stia avviando". "Ritornare in una zona di guerra è l'unica opzione lasciata dall'Europa, ma è meglio che annegare", aveva aggiunto sul profilo Twitter.  

“Urla e panico a bordo”

“A bordo ci sono circa 150 persone, il motore non funziona e c'è un buco che fa entrare acqua”, ha scritto intorno alle 13 Alarm Phone su Twitter. “Le autorità di #Roma, #Valletta e #Tripoli sono informate. A bordo urla e panico. I migranti stanno usando vestiti per cercare di bloccare il buco. Urge soccorso immediato!”, avevano aggiunto in un post successivo. In mattinata la ong Mediterranea ha fatto sapere su Twitter di aver dato la disponibilità della nave Mare Jonio per intervenire, nonostante si trovi a circa 100 miglia di distanza. "Il natante che sta imbarcando acqua da una falla - segnala ancora Mediterranea Saving Humans - si trova in acque territoriali libiche, dove alla #MareJonio è vietato entrare. Fate presto: 150 persone, bambini, donne e uomini rischiano di affondare!".

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