Wikileaks, Assange condannato a 50 settimane per violazione libertà provvisoria

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Il fondatore di Wikileaks condannato da un giudice del tribunale londinese di Southwark per una violazione dei termini della libertà provvisoria risalente al 2012, l'anno in cui si rifugiò nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra (dove è stato arrestato il mese scorso)

Julian Assange, fondatore di Wikileaks, è stato condannato a 50 settimane di reclusione, poco meno di un anno. La sentenza è stata emessa da un giudice britannico del tribunale londinese di Southwark. Assange è stato condannato per una violazione dei termini della libertà provvisoria risalente al 2012, l'anno in cui si rifugiò nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra (dove è stato arrestato il mese scorso). Domani, invece, è attesa la prima udienza nel tribunale di Westminster su un’altra questione: la richiesta di estradizione degli Usa per presunta “pirateria informatica”. Negli Stati Uniti Assange rischia 5 anni di prigione.

Condannato per aver violato i termini della cauzione nel 2012

Nell'udienza di oggi, che si è conclusa con una condanna considerata scontata alla vigilia, uno degli avvocati di Assange, Mark Summers, ha cercato di giustificare il suo cliente riguardo all'accusa britannica (vecchia di 7 anni) di violazione delle condizioni della cauzione sottolineando il suo timore di essere estradato negli Usa e di non essere destinato a ricevere oltre Oceano alcun processo equo. L'avvocato ha anche diffuso una lettera, inviata alla Corte, nella quale Assange si scusa "senza riserve" con i giudici per non essersi presentato all'interrogatorio del 2012, seppur trovandosi a "fronteggiare circostanze terrificanti", e se ne dichiara "pentito". Scuse che sono valse al fondatore di Wikileaks solo una modesta riduzione di poche settimane rispetto al massimo di pena previsto nel Regno Unito (12 mesi) per questo tipo di violazioni procedurali.

La richiesta di estradizione degli Usa

Nell'udienza di domani, invece, si discuterà della richiesta di estradizione degli Usa. La procedura sull'estradizione potrebbe trascinarsi per molti mesi fra sentenze di vario grado, ricorsi e parere finale del governo britannico. Assange è inseguito da anni da Washington, come una sorta di “nemico numero uno”, a causa della diffusione da parte di Wikileaks - fin dal 2010 - di imbarazzanti documenti riservati. Tra questi, in particolare, quelli carpiti al Pentagono dall'ex militare Chelsea Manning e contenenti, fra l'altro, prove di crimini di guerra commessi dalle forze americane in Iraq o in Afghanistan.

Il controverso caso di presunti abusi sessuali

L'attivista australiano è stato ricercato in passato anche dalla magistratura svedese per un controverso caso di presunti abusi sessuali denunciati da due sue conoscenti: caso nel frattempo chiuso dalla procura di Stoccolma e che resta per ora archiviato, malgrado le voci di una ipotetica riapertura seguite all'arresto di Assange dopo la revoca dell'asilo deciso dall'attuale presidente dell'Ecuador.

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